Indagini in corso su agente in divisa con felpa neonazista a corteo pro-Palestina

Indagini in corso su agente in divisa con felpa neonazista a corteo pro-Palestina

Poliziotto con felpa neonazista al corteo pro-Palermo: indignazione e indagini

Milano è scossa da una nuova polemica, questa volta legata ad un episodio avvenuto durante il recente corteo a sostegno del Palermo calcio. Un'immagine, rimbalzata rapidamente sui social network, mostra un agente di polizia in servizio con indosso una felpa nera con il simbolo della Narodowa Duma, un partito politico polacco di estrema destra con forti connotazioni neonaziste. La foto ha scatenato un'ondata di sdegno e indignazione, con numerosi utenti che hanno condannato la presenza di un agente con quel tipo di abbigliamento ad un evento pubblico.

"È inaccettabile che un rappresentante delle forze dell'ordine indossi simboli di organizzazioni estremiste", scrivono molti utenti sui social. "Questo mina la fiducia nella polizia e dimostra una grave mancanza di sensibilità istituzionale". La gravità della situazione è accentuata dal fatto che la manifestazione, seppur animata da scontri e tafferugli, aveva come obiettivo la celebrazione di una squadra di calcio.

La Digos è già al lavoro per identificare l'agente in questione e chiarire la vicenda. Si stanno analizzando le immagini e si stanno raccogliendo informazioni per ricostruire l'accaduto. Le indagini dovranno accertare se l'agente fosse consapevole del significato del simbolo indossato e, soprattutto, se la scelta dell'abbigliamento costituisca una violazione del codice di comportamento delle forze dell'ordine.

L'episodio solleva interrogativi importanti sulla formazione e sulla sensibilità politica degli agenti di polizia. È necessario un approfondimento sulle procedure di selezione e sulle modalità di controllo degli indumenti indossati dagli agenti durante il servizio, per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. La trasparenza e la chiarezza delle istituzioni saranno fondamentali per ristabilire la fiducia pubblica.

Intanto, l'immagine continua a circolare online, alimentando il dibattito e la preoccupazione per la presenza di estremismi all'interno delle forze dell'ordine. L'attesa è ora rivolta alle conclusioni delle indagini della Digos e alle eventuali misure che saranno prese nei confronti dell'agente coinvolto. La vicenda evidenzia la necessità di una costante vigilanza e di una continua formazione per garantire che le forze dell'ordine rappresentino sempre e comunque un presidio di legalità e di rispetto delle istituzioni.

(13-04-2025 20:21)