Gianni Occhi immortalato tra le proteste pro Palestina: "La polizia mi ha scortato fuori dagli scontri".

```html
La foto "simbolo" del corteo pro-Palestina: la versione dell'ex consigliere
La fotografia ha fatto il giro dei social media in poche ore: un uomo a terra, circondato da agenti di polizia. L'immagine, scattata durante il recente corteo pro-Palestina, ha immediatamente scatenato polemiche e acceso il dibattito sull'operato delle forze dell'ordine. L'uomo ritratto è Gianni Occhi, ex consigliere di Rifondazione Comunista. Abbiamo avuto l'opportunità di parlare con lui per capire cosa è realmente successo.
"Non si è trattato di violenza gratuita", ha tenuto a precisare Occhi. "La polizia voleva allontanarmi dalla zona dove si stavano verificando dei tafferugli. C'era un clima di tensione palpabile e la situazione rischiava di degenerare. Mi hanno invitato ad allontanarmi più volte, e alla fine mi hanno bloccato per portarmi via."
Occhi ha poi continuato: "Capisco che la foto possa aver generato una certa impressione, ma è importante contestualizzarla. Non sto dicendo che non ci siano stati momenti di tensione o che non ci siano state criticità nella gestione dell'ordine pubblico, ma nel mio caso specifico l'intervento della polizia era volto a prevenire ulteriori problemi."
La vicenda solleva comunque interrogativi sull'equilibrio tra diritto di manifestare e necessità di garantire la sicurezza pubblica. Il dibattito è aperto e destinato a continuare. Alcuni attivisti e partecipanti al corteo continuano a denunciare un eccessivo uso della forza da parte delle forze dell'ordine, mentre altri sostengono la necessità di una linea dura per evitare che le manifestazioni sfocino in episodi di violenza.
(