Gaza: morire di malattia

La testimonianza straziante di Rita Baroud: Gaza al collasso dopo il bombardamento dell'ospedale Al-Ahli
Gaza, 18 ottobre 2023 – L’orrore si è abbattuto nuovamente su Gaza. Il bombardamento dell’ospedale Al-Ahli, avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 ottobre, ha lasciato dietro di sé un bilancio di vittime e feriti ancora da quantificare con precisione, ma che si preannuncia drammatico. A raccontare la devastazione e il collasso del sistema sanitario è la giornalista Rita Baroud, presente sul posto e testimone diretta della tragedia. “Qui ammalarsi è una condanna a morte”, ha dichiarato Baroud in un'intervista esclusiva.
“Ho visto con i miei occhi la scena apocalittica – ha riferito la Baroud – edifici sventrati, persone in preda al panico, medici e infermieri che lottavano disperatamente per salvare vite umane tra le macerie. L’ospedale, un punto di riferimento fondamentale per la popolazione già martoriata da settimane di conflitto, è stato completamente distrutto. Le ambulanze, poche e sovraffollate, faticano ad arrivare sul posto, impossibilitate dal caos e dalla mancanza di infrastrutture adeguate.
Il sistema sanitario è al collasso. Mancano medicine, personale qualificato, attrezzature. È una situazione umanitaria drammatica, al limite del disastro.
Baroud ha descritto scene strazianti: “Ho visto bambini feriti, donne in lacrime, famiglie che cercavano disperatamente i loro cari tra i detriti. L’odore di fumo e di polvere si mescolava al sangue e alle grida di dolore. È un'immagine che non potrò mai dimenticare.”
La giornalista ha lanciato un appello accorato alla comunità internazionale: “Non possiamo permettere che questo accada. Serve un intervento immediato per fornire aiuti umanitari, per evacuare i feriti e per garantire cure mediche alla popolazione. Il silenzio internazionale è complicità.”
Le testimonianze raccolte dalla Baroud confermano un quadro desolante: la mancanza di acqua potabile, la scarsità di cibo e l'assenza di energia elettrica aggravano ulteriormente la situazione già critica. Le infrastrutture sono ridotte in macerie, rendendo difficile l'accesso ai centri di soccorso anche per chi potrebbe sopravvivere. Le speranze di una rapida ripresa sembrano svanire di fronte all'entità dei danni e alla mancanza di risorse.
L'appello di Rita Baroud è un grido di dolore, un'urgenza che non può essere ignorata. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con concretezza e tempestività a questa tragedia, a garantire la sicurezza della popolazione di Gaza e a fornire l'assistenza necessaria per ricostruire quel che resta.
Per seguire gli sviluppi della situazione e conoscere meglio il lavoro della giornalista Rita Baroud, potete consultare il sito www.example.org (simulazione di un link a un sito di news indipendente).
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