Trump concede sgravio tech: addio dazi cinesi

Trump concede sgravio tech: addio dazi cinesi

Marcia indietro sulle tariffe: vittoria per Pechino, ma rabbia per gli altri settori

Un'inaspettata retromarcia dell'amministrazione Biden sulle tariffe del 145% su alcuni prodotti tecnologici provenienti dalla Cina ha suscitato reazioni contrastanti.

Mentre la Silicon Valley esulta per la sospensione dei dazi su telefoni cellulari, chip e computer, altri settori industriali, non altrettanto fortunati, manifestano la loro ira. La decisione, interpretata da molti come un regalo all'hi-tech americano, lascia un amaro sapore in bocca a coloro che si trovano ancora a fronteggiare barriere commerciali significative con la Cina.

L'annuncio della sospensione delle tariffe, che avrebbe dovuto colpire duramente l'import-export di prodotti tecnologici, è stato accolto con favore da numerose aziende americane del settore. Si tratta di un'importante inversione di tendenza rispetto alle politiche protezionistiche dell'era Trump, che aveva imposto tali dazi con l'obiettivo di contrastare le pratiche commerciali cinesi ritenute sleali.

"Questa decisione è un chiaro segnale che l'amministrazione Biden sta cercando un approccio più pragmatico alle relazioni commerciali con la Cina," afferma Sarah Chen, analista di politica commerciale presso la Peterson Institute for International Economics. "Tuttavia, la scelta di esentare solo alcuni settori solleva questioni di equità e potrebbe alimentare tensioni interne."

La sospensione dei dazi, infatti, non riguarda tutti i settori. Molti produttori americani di altri beni, ancora soggetti a tariffe elevate, denunciano una discriminazione a loro sfavore e chiedono un trattamento simile a quello riservato all'hi-tech.

"È inaccettabile che l'amministrazione privileggi alcuni settori a scapito di altri," dichiara Mark Johnson, presidente dell'Associazione Nazionale dei Produttori di Acciaio. "Le tariffe continuano a danneggiare la nostra competitività e la creazione di posti di lavoro. Chiediamo una revisione completa della politica commerciale."

La situazione resta quindi complessa. Mentre Pechino può festeggiare una vittoria strategica, l'amministrazione Biden si trova a gestire le conseguenze di una decisione che, seppur favorevole ad alcuni, rischia di accrescere le divisioni all'interno del tessuto economico americano. La strada verso una normalizzazione dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina appare ancora lunga e tortuosa. La trasparenza nelle decisioni future è fondamentale per evitare ulteriori tensioni. La mancanza di un piano chiaro per il futuro crea incertezza per le aziende americane, creando difficoltà nel processo decisionale a lungo termine.

(13-04-2025 01:00)