Fine della cannabis light tra le colline del Chianti: una coltivazione proibita.

Fine della cannabis light tra le colline del Chianti: una coltivazione proibita.

Addio alla Canapa Light a Montepulciano: Un Sogno Infranto dal Decreto Sicurezza

Il profumo dei vigneti senesi si mescolava a quello, più delicato, della canapa. Un binomio apparentemente inaspettato, che ha caratterizzato l'attività di due giovani imprenditori a Montepulciano, fino all'arrivo del Decreto Sicurezza.

La loro storia, un'avventura imprenditoriale che ha visto la coltivazione di canapa light destinata all'esportazione internazionale, si è bruscamente interrotta. Il sogno di creare un'attività agricola innovativa e sostenibile, che si integrava perfettamente con il paesaggio toscano, è stato stroncato da una norma che, secondo i due giovani, è eccessivamente restrittiva e poco chiara.

“È assurdo – spiega uno dei due imprenditori – ci siamo attenuti scrupolosamente alle leggi, investendo tempo, risorse e passione in questo progetto. Abbiamo ottenuto tutte le certificazioni necessarie, e la nostra canapa light, con un contenuto di THC inferiore ai limiti consentiti dalla legge, veniva esportata con successo in diversi paesi europei. Ora, tutto questo è finito a causa di un decreto che, a nostro avviso, è mal scritto e crea una confusione normativa inaccettabile. È come vietare la coltivazione della salvia!”

La delusione è palpabile. Anni di lavoro, pianificazione, investimenti e fiducia nel futuro, vanno in fumo a causa di una legislazione che, secondo loro, non tiene conto delle specificità di un settore in continua evoluzione. La canapa light, infatti, presenta numerose applicazioni, dall'alimentazione alla cosmesi, passando per la produzione di tessuti e bioplastiche. La sua coltivazione rappresentava, per i due giovani, un'opportunità di sviluppo economico e occupazionale nel territorio.

Ora, il futuro è incerto. I due imprenditori stanno valutando le possibili azioni legali per contrastare la normativa e recuperare quanto perso. La loro storia rappresenta un esempio concreto delle difficoltà che le piccole e medie imprese italiane affrontano a causa di una legislazione spesso ambigua e poco chiara, che mette a rischio investimenti e progetti di sviluppo nel settore agricolo e non solo. L'auspicio è che questa esperienza serva da monito per una maggiore attenzione e una più precisa regolamentazione del settore della canapa, che potrebbe rappresentare un'importante risorsa per l'economia italiana.

La vicenda solleva interrogativi sulla necessità di una maggiore chiarezza legislativa in un settore in continua evoluzione, come quello della canapa light. La speranza è che le istituzioni prendano atto di questa situazione e intervengano per evitare che altre aziende debbano subire le conseguenze di una normativa ambigua e dannosa.

Per approfondire la tematica della coltivazione della canapa in Italia, si consiglia di consultare le risorse disponibili sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali: https://www.politicheagricole.it/

(13-04-2025 01:40)