Ecco un titolo riformulato: **Quando lo Stato esce dal mercato: la questione dei dazi**
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Il Vero Sacrilegio Americano: Quando Trump Separa Stato e Mercato
New York, 16 Ottobre 2024 - Il dibattito infuria oltreoceano, ma le sue onde si sentono fin qui: l'azione di Donald Trump, e più in generale di un certo populismo economico, sta mettendo in discussione un principio cardine dell'Occidente. Il vero sacrilegio americano, secondo molti analisti, non risiede tanto in specifiche politiche quanto nella tendenza a dividere Stato e mercato, i due pilastri su cui si regge la nostra concezione di libertà.
I dazi, strumento tanto caro all'ex Presidente, ne sono un esempio lampante. L'imposizione di tariffe sulle importazioni, pur con l'obiettivo dichiarato di proteggere l'industria nazionale, crea distorsioni nel mercato, altera la concorrenza e, in ultima analisi, rischia di danneggiare lo stesso tessuto economico che si propone di salvaguardare. Questo, secondo molti, è il sintomo di una visione miope che privilegia il breve termine a discapito della stabilità e della crescita a lungo termine.
La questione, tuttavia, è più profonda. Si tratta di ridefinire il ruolo dello Stato. L'Occidente, fin dai suoi albori, ha concepito lo Stato come garante della libertà economica, non come suo arbitro. Uno Stato che si intromette eccessivamente nel mercato, che impone barriere artificiali e che orienta le scelte dei consumatori, finisce per minare la stessa libertà che dovrebbe proteggere.
Il rischio concreto è che, in un mondo sempre più interconnesso, le politiche protezionistiche si traducano in vere e proprie guerre commerciali, con conseguenze nefaste per tutti. È necessario, secondo esponenti del mondo accademico, un ritorno a una visione più equilibrata, in cui lo Stato e il mercato collaborino in sinergia, ciascuno nel rispetto delle proprie prerogative.Solo così si potrà garantire un futuro prospero e libero per tutti.
Per approfondire, si può consultare l'articolo su Foreign Affairs che analizza l'impatto delle politiche commerciali di Donald Trump.
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