Ecco un titolo alternativo in italiano: **Stop alla cannabis light nel senese del vino: "Un divieto assurdo, pari a quello per la salvia"**

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Viaggio a Montepulciano: La Canapa Doc Sospesa tra i Vigneti
Montepulciano, Siena - Un paesaggio mozzafiato, quello delle colline senesi, punteggiato di vigneti rinomati in tutto il mondo e, fino a poco tempo fa, anche di campi di canapa. Un'immagine che rischia di scomparire, a seguito delle recenti restrizioni legislative che hanno di fatto messo un freno alla produzione e commercializzazione della cosiddetta cannabis light.
Abbiamo incontrato due giovani imprenditori, che hanno preferito restare anonimi, artefici di un'azienda agricola all'avanguardia, specializzata nella coltivazione di canapa di alta qualità, destinata prevalentemente all'esportazione. Un'attività nata dalla passione per la terra e dalla volontà di creare un prodotto innovativo e sostenibile.
“Abbiamo investito tempo e risorse in questo progetto,” ci raccontano con amarezza, passeggiando tra le piante rigogliose. “Credevamo nelle potenzialità della canapa, un prodotto versatile con molteplici applicazioni, dall'alimentare al tessile, fino alla cosmesi. La nostra canapa, coltivata con metodi biologici e certificata, veniva apprezzata per le sue qualità uniche.”
Lo stop imposto dal recente decreto sicurezza ha però interrotto bruscamente questo sogno. Le nuove disposizioni rendono molto difficile, se non impossibile, la vendita di cannabis light, equiparandola di fatto a sostanze stupefacenti, nonostante il basso contenuto di THC.
“È come vietare la salvia,” affermano con decisione i due giovani. “Si fa confusione tra usi terapeutici e ricreativi, ignorando i benefici che la canapa può offrire in diversi settori. Non chiediamo trattamenti di favore, ma un quadro normativo chiaro e razionale, che tenga conto delle specificità del settore e che non penalizzi chi, come noi, ha investito in un'agricoltura di qualità e rispettosa dell'ambiente.”
Il futuro dell'azienda agricola è ora incerto. Le scorte di canapa rischiano di rimanere invendute e i progetti di espansione sono stati congelati. “Speriamo che il legislatore possa rivedere la sua posizione,” concludono i due imprenditori. “Siamo convinti che la canapa possa rappresentare una risorsa importante per l'economia del nostro territorio, ma serve un approccio più pragmatico e meno ideologico.”
Resta da vedere se la voce di questi giovani agricoltori riuscirà a farsi sentire e se il futuro della canapa doc tra i vigneti senesi potrà essere riscritto.
Per approfondire le proprietà della canapa: Ministero dell'agricoltura
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