Cina: via libera a dazi agevolati sull'elettronica, ma Trump chiede di più

Pechino chiama gli USA: fine dei dazi per rilanciare i rapporti
La Cina ha lanciato un appello esplicito agli Stati Uniti, chiedendo l'eliminazione di tutte le tariffe reciproche come primo passo verso un negoziato più ampio. Questa mossa, arrivata in un momento di crescenti tensioni commerciali, è stata accolta con un certo interesse anche da personaggi influenti del mondo finanziario, come il finanziere Bill Ackman, che ha suggerito una "pausa" nella guerra tariffaria. Tuttavia, la risposta da parte dell'amministrazione Biden è stata piuttosto cauta, se non addirittura allarmistica.
"Esenzioni sull'elettronica: un piccolo passo, ma ne serve uno grande", ha dichiarato un rappresentante del governo cinese, sottolineando la necessità di un'azione più decisa da parte degli Stati Uniti. La Cina sembra puntare ad una completa eliminazione dei dazi, evidenziando che le misure attualmente in vigore danneggiano entrambe le economie.
Dal canto suo, il Segretario al Commercio Usa, Gina Raimondo, ha adottato un tono decisamente più duro, annunciando che smartphone e chip saranno colpiti da nuove misure restrittive entro due mesi. Questa dichiarazione sembra contraddire l'apertura manifestata da Pechino, alimentando ulteriormente le preoccupazioni riguardo ad una possibile escalation del conflitto commerciale.
La posizione di Ackman, che ha invocato una tregua nelle tensioni commerciali, rappresenta un'opinione autorevole nel mondo finanziario, ma non sembra aver trovato ancora riscontro nelle azioni concrete dell'amministrazione americana. La situazione rimane quindi molto delicata, con la Cina che spinge per una soluzione diplomatica e gli Stati Uniti che sembrano intenzionati a mantenere una linea dura, almeno nel breve termine.
L'incertezza regna sovrana nei mercati, con gli investitori che osservano con apprensione gli sviluppi della situazione. L'esito di questa sfida commerciale potrebbe avere un impatto significativo sull'economia globale, con ripercussioni anche su settori chiave come quello tecnologico.
La richiesta cinese rappresenta un cambio di passo significativo, ma la risposta americana, ancora incerta, lascia aperta la possibilità di un'ulteriore escalation. Il futuro dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina rimane quindi appeso ad un filo, con gli occhi del mondo puntati sulle prossime mosse dei due giganti economici.
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