Belgrado: 55.000 sostenitori rispondono alla chiamata di Vučić

Vučić e la sfida del dissenso: 55.000 sostenitori in piazza, ma le proteste studentesche si estendono in Europa
Belgrado, 26 ottobre 2023 - Aleksandar Vučić, Presidente della Serbia, ha lanciato un nuovo movimento politico, puntando il dito contro l'ingerenza di potenze straniere che, a suo dire, minacciano una "Serbia libera". La risposta è stata immediata: una massiccia dimostrazione di forza da parte dei suoi sostenitori, con circa 55.000 persone radunate a Belgrado in una piazza gremita. L'evento, ripreso dalle principali emittenti televisive serbe, ha mostrato un Vučić determinato nel contrastare ciò che definisce una campagna di destabilizzazione.
Ma la scena politica serba è tutt'altro che monolitica. Mentre il Presidente si rivolgeva ai suoi fedeli, migliaia di cittadini, studenti in testa, hanno continuato a manifestare per le strade, denunciando la corruzione e chiedendo maggiore trasparenza e rispetto dello stato di diritto. La portata del dissenso non si limita ai confini nazionali: movimenti studenteschi serbi stanno portando la loro protesta anche in Europa, organizzando manifestazioni di solidarietà e denunciando la repressione delle voci critiche in patria. Queste azioni, amplificate dai social media, stanno contribuendo a creare una crescente attenzione internazionale sulla situazione politica in Serbia.
"La lotta per una Serbia indipendente e libera continua," ha dichiarato Vučić durante il suo discorso a Belgrado, ribadendo la sua visione di un paese libero dall'influenza esterna. Tuttavia, le accuse di autoritarismo e di limitazione delle libertà civili rivolte al suo governo persistono, alimentando le proteste sia all'interno che all'esterno del paese.
L'escalation della tensione desta preoccupazione a livello internazionale. L'Unione Europea, principale partner della Serbia, sta seguendo con attenzione gli sviluppi, chiedendo il rispetto dei diritti fondamentali e un dialogo costruttivo tra le diverse fazioni politiche. La situazione rimane fluida e incerta, con il rischio di ulteriori scontri tra le diverse fazioni. Il futuro della Serbia dipenderà dalla capacità del governo di affrontare le critiche in modo costruttivo e di garantire un ambiente politico realmente democratico, nel rispetto dei diritti dei propri cittadini e delle istituzioni internazionali.
La comunità internazionale guarda con apprensione a questa crescente polarizzazione, sollecitando un dialogo inclusivo e un impegno concreto per affrontare le legittime preoccupazioni espresse dai manifestanti. Il futuro della Serbia è appeso a un filo, tra la determinazione del Presidente Vučić e la crescente voce del dissenso.
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