Mamma e nonno pachistani denunciati per maltrattamenti su 14enne

Reggio Emilia: Violenza su 14enne pachistana, divieto di avvicinamento per genitori e nonno
Una quattordicenne pachistana residente nel Reggiano è stata sottratta a un contesto familiare drammatico, caratterizzato da violenze fisiche e psicologiche, culminato con l'imposizione del velo e continue minacce. Il provvedimento, disposto dal Tribunale dei Minori, prevede il divieto di avvicinamento per la madre e il nonno della ragazza, entrambi denunciati per maltrattamenti. La giovane è ora affidata a una comunità protetta, dove potrà finalmente trovare sicurezza e serenità.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, la 14enne era costantemente sottoposta a pressioni e aggressioni. Le era imposto il velo islamico contro la sua volontà, e qualsiasi forma di dissenso veniva repressa con violenza fisica e minacce di gravi conseguenze. La situazione è degenerata nel tempo, fino a rendere insopportabile la condizione della ragazza, che ha trovato il coraggio di denunciare quanto stava subendo.
La denuncia ha dato il via a un'indagine rapida ed efficace, che ha portato alla luce l'intera gravità della situazione. Le testimonianze raccolte e le prove acquisite hanno consentito all'Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento immediato a tutela della minore. Il divieto di avvicinamento per la madre e il nonno rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza della 14enne e permetterle di ricostruire la sua vita lontano dalle violenze subite.
La vicenda evidenzia ancora una volta la necessità di una maggiore attenzione e protezione per le giovani vittime di violenza domestica, indipendentemente dalla loro provenienza o cultura. Il lavoro delle Forze dell'Ordine e dell'Autorità Giudiziaria è stato determinante in questo caso, offrendo alla ragazza la possibilità di un futuro libero dalla violenza e dalla costrizione.
L'affidamento a una comunità specializzata rappresenta una soluzione importante, ma è fondamentale che la 14enne riceva tutto il supporto psicologico e sociale necessario per superare il trauma subito e ricostruire la propria vita. La solidarietà e il sostegno della comunità sono fondamentali in questi casi per aiutare le vittime a riprendere in mano la propria esistenza e a guardare al futuro con fiducia. Speriamo che questo caso possa rappresentare un monito e un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne e sui minori.
Si precisa che, per tutelare la privacy della minore, non vengono forniti dettagli che potrebbero identificarla.
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