Kellogg e la spartizione: dal piano Usa al dietrofront

Kellogg e la spartizione: dal piano Usa al dietrofront

L'ombra della Guerra Fredda sull'Ucraina: la controversa proposta americana e la reazione russa

Washington, D.C. - Una proposta statunitense per una soluzione alla crisi ucraina, evocativa delle spartizioni territoriali in stile Guerra Fredda, ha scatenato immediate e veementi reazioni da Mosca. L'idea, inizialmente ventilata da un alto funzionario della Casa Bianca, John Kellogg, prevedeva una sorta di "partizione del territorio ucraino", simile alla divisione di Berlino post-bellica. La notizia, filtrata attraverso alcune agenzie di stampa internazionali, ha rapidamente innescato un'ondata di polemiche.

Il Ministero degli Esteri russo ha risposto con un secco no, definendo la proposta americana "un'occupazione militare mascherata da soluzione diplomatica". In una dichiarazione ufficiale, il Ministero ha sottolineato come tale piano violerebbe la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, configurandosi come una grave violazione del diritto internazionale. Il comunicato russo ha definito la proposta "inaccettabile e pericolosa", lanciando un chiaro avvertimento agli Stati Uniti.

Da Kiev, al momento, silenzio assoluto. Nessun commento ufficiale è stato rilasciato dalle autorità ucraine in merito alla controversa ipotesi americana. L'assenza di una risposta pubblica lascia spazio a diverse interpretazioni, alimentando le tensioni già palpabili nella regione. L'impatto della proposta, anche se poi smentita dalla stessa amministrazione americana, ha riaperto una ferita ancora fresca nella geopolitica internazionale.

Il dietrofront americano: Poco dopo la diffusione della notizia, la Casa Bianca ha smentito qualsiasi coinvolgimento in un piano di partizione del territorio ucraino. Una portavoce della Casa Bianca ha definito le informazioni "inaccurate e fuorvianti", senza però fornire ulteriori chiarimenti sulla reale natura delle discussioni interne all'amministrazione. La smentita, tuttavia, non ha placato le preoccupazioni internazionali, soprattutto alla luce della precedente affermazione del funzionario americano.

La vicenda solleva interrogativi cruciali sul futuro dell'Ucraina e sulle strategie diplomatiche occidentali. L'episodio evidenzia la delicatezza della situazione e l'urgente necessità di una soluzione pacifica e duratura al conflitto. La "proposta Kellogg", anche se smentita, lascia un'ombra pesante sulla già complessa situazione geopolitica, ricordando le tensioni e le divisioni tipiche della Guerra Fredda.

La situazione resta fluida e merita un attento monitoraggio. Seguiremo gli sviluppi della vicenda e aggiorneremo con ulteriori informazioni non appena disponibili.

(12-04-2025 13:11)