Pressione Usa su Putin: Witkoff chiede immediata tregua

Pressione Usa su Putin: Witkoff chiede immediata tregua

Incontro Putin-Witkoff: Nessuna svolta sulla guerra in Ucraina, Trump spinge per concessioni territoriali

Mosca, – Un incontro di quattro ore tra l'inviato speciale statunitense, Mike Witkoff, e il presidente russo Vladimir Putin non ha portato a significative aperture sulla cessazione delle ostilità in Ucraina. Secondo fonti diplomatiche, Witkoff ha ribadito con fermezza la necessità di una tregua immediata, urgentemente richiesto anche dal presidente Biden, usando parole chiare e dirette: “Sulla tregua, datevi una mossa”, avrebbe detto l'inviato.

La situazione, però, resta estremamente tesa. L’incontro, tenutosi in un clima di forte tensione, ha evidenziato l'enorme distanza tra le posizioni di Mosca e Washington. Mentre gli Stati Uniti chiedono il ritiro incondizionato delle truppe russe dal territorio ucraino, la Russia continua a ribadire le proprie pretese territoriali, giustificando l'invasione con obiettivi strategici e di sicurezza nazionale.

A complicare ulteriormente il quadro, arriva un'inaspettata dichiarazione attribuita a Donald Trump. Secondo quanto riportato da fonti vicine all'ex presidente americano, Trump avrebbe espresso la sua opinione sulla necessità di una cessione di alcune regioni ucraine alla Russia per raggiungere una soluzione pacifica. Una posizione che, se confermata, rappresenterebbe un duro colpo per Kiev e potrebbe alimentare ulteriori tensioni all'interno della stessa NATO. Questa prospettiva, almeno per ora, è però respinta con forza dall’amministrazione Biden.

La minaccia di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti rimane sul tavolo, ma sembra improbabile che si traduca in misure concrete prima del mese di aprile. Witkoff, al termine dell'incontro, si è limitato a dichiarare che le conversazioni sono state “franche e dirette”, senza fornire ulteriori dettagli. L'incertezza, dunque, rimane palpabile e il futuro della guerra in Ucraina continua ad apparire incerto e cupo. La comunità internazionale guarda con apprensione agli sviluppi, sperando in un’improvvisa svolta diplomatica che eviti un’ulteriore escalation del conflitto.

La situazione economica globale, già pesantemente compromessa dal conflitto, rischia di subire un nuovo colpo in caso di mancata risoluzione. L'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime continua a rappresentare una grave minaccia per l'economia mondiale, e un prolungamento del conflitto aggraverebbe ulteriormente la situazione. L'attesa, quindi, è fitta di ansia e carica di aspettative.

(12-04-2025 01:00)