Confermata la condanna per Castellucci, ex AD di Aspi, per la strage del bus in Irpinia

Condanna definitiva per Castellucci: 40 morti nell'incidente sull'A16, il manager va in carcere
La Cassazione ha confermato la condanna per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia (Aspi), per la strage del bus avvenuta sull'autostrada A16 Irpinia nel 2022. Quaranta persone persero la vita in quel tragico incidente. La sentenza è definitiva e Castellucci dovrà scontare la pena detentiva.
La notizia ha suscitato forti reazioni. Gli avvocati di Castellucci hanno espresso la loro posizione dichiarando che il loro assistito è pronto a costituirsi, pur definendo la decisione "incomprensibile". Si tratta di una condanna pesante, che pone fine ad un lungo iter giudiziario, carico di dolore e di polemiche. La sentenza della Suprema Corte, infatti, sancisce la responsabilità dell'ex AD di Aspi in merito alla manutenzione inadeguata dell'autostrada, ritenuta causa principale del disastro.
L'incidente, avvenuto sull'autostrada A16 nel tratto compreso tra Benevento e Avellino, ha scosso profondamente l'Italia intera. La tragedia ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva e nelle famiglie delle vittime, che attendono giustizia da anni. Questa sentenza, pur non potendo riportare indietro il tempo, rappresenta un passo fondamentale nel percorso di accertamento delle responsabilità e nella ricerca di verità.
La decisione della Cassazione arriva dopo anni di processi e appelli, e conferma le precedenti sentenze di condanna emesse dai giudici di merito. La gravità delle accuse e la definitiva condanna rappresentano un monito per le concessionarie autostradali e per tutte le aziende che operano in settori a rischio. La sicurezza, infatti, deve essere sempre posta al primo posto, a prescindere da qualsiasi altra considerazione economica o di altro tipo. La vicenda, dolorosa e complessa, si chiude con una condanna definitiva che lascia tuttavia un'ombra di amarezza e di interrogativi aperti, per le famiglie delle vittime e per l'opinione pubblica.
Le dichiarazioni degli avvocati di Castellucci, pur nel rispetto della decisione giudiziaria, sottolineano l’incomprensibilità della sentenza, aprendo la strada a ulteriori riflessioni e possibili approfondimenti sul caso. Il percorso giudiziario è terminato, ma la ferita per questa strage rimane aperta, e la memoria delle vittime deve essere onorata.
Il peso della sentenza e delle responsabilità coinvolte sono enormi, e questa vicenda rappresenta un triste memento sulla necessità di garantire la massima sicurezza in tutti i settori, in particolare in quelli che coinvolgono la pubblica incolumità.
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