Addio al "Primula Rossa" dei rapimenti: Messina è morto

Addio al "Primula Rossa" dei rapimenti: Messina è morto

Morto Salvatore Mesina, la "Primula Rossa" dei rapimenti

Palermo, 10 Ottobre 2024 - Si è spento ieri a Palermo Salvatore Mesina, la "Primula Rossa" dei rapimenti, scarcerato pochi giorni fa per gravi motivi di salute. La notizia ha scosso l'opinione pubblica siciliana, riportando alla luce una delle figure più controverse e sanguinarie della criminalità organizzata isolana. Mesina, 78 anni, era stato condannato per numerosi sequestri di persona, tra cui quelli che avevano scosso l'isola negli anni '70 e '80, segnando un'epoca buia per la Sicilia.

Le sue capacità di mimetizzazione e di evasione gli erano valse il soprannome di "Primula Rossa", un appellativo che ne sottolineava la pericolosità e la capacità di sfuggire alle maglie della giustizia. Le indagini sulle sue attività criminali si sono protratte per decenni, ma Mesina è riuscito a rimanere latitante per anni, sfuggendo a numerosi arresti.

Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano peggiorate drasticamente. A seguito di una richiesta di grazia per motivi umanitari, Mesina era stato scarcerato per essere curato. Purtroppo, la sua malattia si è rivelata incurabile e lo ha portato alla morte. La notizia della sua scarcerazione aveva già suscitato polemiche in alcuni ambienti, con chi criticava la decisione del tribunale di concedere la libertà condizionata.

La scomparsa di Mesina chiude un capitolo importante nella storia della lotta contro la mafia in Sicilia, ma lascia aperta una riflessione sul passato e sulle conseguenze del crimine organizzato. La sua figura, contornata da un alone di leggenda, resterà un monito e un simbolo delle difficoltà e delle complessità affrontate per estirpare questo cancro dalla società siciliana.

Le indagini della magistratura, nel corso degli anni, hanno portato alla luce numerosi dettagli sulle sue attività criminali, svelando i meccanismi di un'organizzazione criminale complessa e ramificata. La sua morte, per quanto triste, rappresenta anche un'occasione per ricordare le vittime dei suoi crimini e per riaffermare l'importanza della giustizia e della legalità.

L'eredità di Mesina, per quanto negativa, continuerà ad essere studiata dagli storici e dagli esperti di criminalità organizzata per comprendere le dinamiche del fenomeno mafioso e per impedire che simili eventi si ripetano in futuro.

(12-04-2025 12:05)