Diritti negati, tasse richieste: la voce delle lavoratrici del sesso.

Anita Gariboldi, la voce del MIT: "Dignità per il lavoro delle sex worker"
Anita Gariboldi, 37 anni, attivista del Movimento Italiano Identità Transgender (MIT), alza la voce per rivendicare diritti e dignità per le lavoratrici del sesso. In un'intervista rilasciata questa settimana, Gariboldi ha sottolineato la necessità di un cambio di prospettiva da parte dello Stato italiano. "Il nostro lavoro deve essere trattato con dignità," ha affermato con fermezza. "Troppo spesso ci si concentra solo sull'aspetto fiscale, sulle tasse che dobbiamo pagare, ma si dimentica completamente della nostra sicurezza, dei nostri diritti fondamentali come persone."Gariboldi evidenzia la contraddizione di un sistema che richiede il pagamento delle tasse, ma non garantisce le minime tutele lavorative alle sex worker. "È ipocrita pretendere che paghiamo le tasse come qualsiasi altra professionista, senza però garantirci gli stessi diritti, la stessa protezione contro lo sfruttamento e la violenza," spiega. La precarietà e la vulnerabilità sono costanti nella vita di molte lavoratrici del sesso, e la mancanza di un quadro normativo adeguato le espone a rischi inaccettabili.L'attivista del MIT ha lanciato un appello per una maggiore attenzione alle problematiche specifiche delle sex worker transgender, spesso soggette a discriminazioni multiple. "Essere transgender in questo contesto rende la situazione ancora più difficile," spiega Gariboldi. "Dobbiamo affrontare non solo la stigmatizzazione legata al lavoro sessuale, ma anche quella legata alla nostra identità di genere. È un doppio peso da sopportare."Gariboldi auspica un cambiamento culturale e legislativo che riconosca il lavoro sessuale come una professione a tutti gli effetti, prevedendo tutele e regolamentazioni adeguate a garantire la sicurezza e i diritti delle lavoratrici. "Non chiediamo favori, chiediamo giustizia," conclude Gariboldi. "Chiediamo di essere trattate come cittadine a pieno titolo, con dignità e rispetto." Il suo appello si unisce alle numerose voci che da anni lottano per la decriminalizzazione del lavoro sessuale in Italia e per una maggiore attenzione alle condizioni di lavoro delle sex worker. La strada è ancora lunga, ma l'impegno di attiviste come Anita Gariboldi rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e un futuro più equo. BRBRPer approfondire il tema del Movimento Italiano Identità Transgender, è possibile consultare il loro sito web: www.mitransgender.it (se disponibile) BRBRLa lotta per i diritti delle lavoratrici del sesso è un tema complesso e delicato, e merita un'attenzione costante da parte delle istituzioni e della società civile. È fondamentale promuovere la consapevolezza e il rispetto per la dignità umana di tutte le persone, indipendentemente dal loro lavoro.(