Trump sospende le tariffe di ritorsione (90 giorni), ma alza quelle cinesi al 125%

Guerra commerciale USA-Cina: Tregua di 90 giorni, ma tensioni restano alte
Una tregua, ma non una pace. La decisione di Donald Trump di congelare per 90 giorni l'aumento dei dazi sulle importazioni cinesi rappresenta un'apparente de-escalation nella guerra commerciale tra le due maggiori potenze economiche del mondo. Tuttavia, l'ombra delle tariffe minime al 10%, dei dazi su acciaio, alluminio e auto, e soprattutto il balzo dei dazi di ritorsione cinesi all'84%, lasciano ben poco spazio all'ottimismo.
La mossa di Trump, annunciata a seguito di un incontro con il presidente cinese Xi Jinping al G20 in Argentina, ha portato a un immediato rimbalzo delle borse asiatiche. Un segnale di sollievo, ma temporaneo, secondo molti analisti. Infatti, mentre la minaccia di nuove tariffe americane è rimandata, quelle già in vigore rimangono, e per la Cina addirittura aumentano, raggiungendo il 125%. Questo rappresenta un duro colpo per le esportazioni cinesi negli Stati Uniti.
Le incertezze permangono. I 90 giorni di tregua offrono un'opportunità per negoziati più approfonditi, ma la strada verso un accordo definitivo appare ancora lunga e tortuosa. L'amministrazione Trump ha puntato il dito contro le pratiche commerciali cinesi ritenute sleali, chiedendo modifiche strutturali all'economia cinese. Pechino, dal canto suo, ha ribadito la volontà di difendere i propri interessi nazionali.
La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di tariffe minime già esistenti al 10%, che gravano su un'ampia gamma di prodotti importati dalla Cina. Inoltre, i dazi su acciaio, alluminio e auto introducono ulteriori barriere commerciali, generando incertezza per le aziende di entrambi i paesi.
"La tregua di 90 giorni è un piccolo passo avanti, ma non una soluzione definitiva", ha affermato un esperto di economia internazionale dell'Università Bocconi, aggiungendo che "le tensioni commerciali potrebbero facilmente riaccendersi se i negoziati non produrranno risultati concreti entro la scadenza."
Il futuro rimane incerto. Gli sviluppi della guerra commerciale avranno conseguenze globali, influenzando i mercati finanziari, le catene di approvvigionamento e il commercio internazionale. La capacità di Stati Uniti e Cina di trovare un terreno comune nei prossimi tre mesi sarà cruciale per determinare il futuro delle relazioni economiche tra le due potenze e, di conseguenza, dell'economia globale. L'attenzione resta alta, con gli occhi del mondo puntati sui negoziati a venire.
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