Unione Europea risponde agli USA: dazi per 21 miliardi su Levi's, Harley-Davidson e altro.

Ue contro Usa: dazi per 21 miliardi, l'Ungheria si isola
L'Unione Europea ha varato un pacchetto di dazi per 21 miliardi di euro in risposta alle tariffe americane sull'acciaio e l'alluminio. Una decisione presa con il voto contrario dell'Ungheria, che ha scelto di isolarsi dal fronte comune europeo. La strategia, complessa e articolata in tre fasi, prevede la possibilità di una sospensione immediata qualora si raggiungesse un accordo con gli Stati Uniti.
Il piano, approvato dalla Commissione Europea, colpisce una vasta gamma di prodotti americani, dai jeans Levi's al pollo del Kansas, passando per le famose moto Harley-Davidson. Si tratta di una risposta decisa alle misure protezionistiche dell'amministrazione Biden, che hanno creato tensioni commerciali significative tra le due sponde dell'Atlantico. La scelta di colpire beni di largo consumo mira a massimizzare la pressione su Washington, inducendola a rivedere le proprie posizioni.
La strategia in tre fasi prevede un'implementazione graduale, ma con la possibilità di una sospensione immediata in caso di negoziati fruttuosi. Questa flessibilità, secondo fonti europee, dimostra la volontà di trovare una soluzione diplomatica, evitando una escalation della guerra commerciale. L'auspicio è quello di raggiungere un accordo che tuteli gli interessi dell'industria europea senza penalizzare eccessivamente i consumatori.
Il Codacons, associazione a tutela dei consumatori, sta studiando l'impatto dei dazi sui prezzi al dettaglio. Si prevede un aumento dei costi per numerosi prodotti, anche se l'entità dell'aumento dipenderà da diversi fattori, tra cui la capacità delle aziende di assorbire l'incremento dei costi e la reazione del mercato. L'attenzione si concentra soprattutto sulla possibilità di un aumento dei prezzi al consumo, con conseguenze negative per il potere d'acquisto dei cittadini.
Il voto contrario dell'Ungheria rappresenta un'anomalia significativa, sollevando interrogativi sulle motivazioni dietro questa scelta. Budapest, in passato, ha spesso mostrato una linea politica più vicina a quella di Washington rispetto al resto dell'Unione Europea. L'isolamento dell'Ungheria in questo contesto sottolinea le tensioni interne all'UE riguardo alle politiche commerciali e alle relazioni transatlantiche. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà la situazione e se la strategia dell'UE riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi.
Maggiori dettagli sull'impatto dei dazi saranno disponibili nelle prossime settimane, man mano che l'analisi del Codacons e altri studi approfonditi saranno pubblicati.
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