Contro il revenge porn: "Chi guarda, partecipa"

Volantini QR Code e accuse di complicità: la campagna IED contro il revenge porn
Roma si sveglia con una nuova forma di protesta contro il revenge porn: una miriade di volantini, con un QR code stampato in bella vista e un messaggio inequivocabile, tappezzano i muri della Capitale. L'iniziativa, audace e di forte impatto, è opera delle studentesse dell'Istituto Europeo di Design (IED) di Roma.
"Chi guarda non è uno spettatore innocente" e "Se guardi sei complice". Questi i slogan che campeggiano sui volantini, accompagnati da un'immagine forte e d'impatto. La scelta di utilizzare un QR code non è casuale. Scannerizzandolo, infatti, si accede a contenuti che approfondiscono la tematica del revenge porn, svelando le dinamiche di questo crimine e le sue conseguenze devastanti sulle vittime.
La campagna delle studentesse dell'IED si distingue per la sua originalità e per il suo approccio diretto e provocatorio. Non si limita a denunciare il fenomeno, ma coinvolge attivamente chi lo osserva, invitando a una riflessione sulla propria posizione e sulla responsabilità individuale nel contrastare la diffusione di immagini intime senza consenso. La scelta di affiggere i volantini sui muri della città, inoltre, amplifica la portata del messaggio, rendendolo visibile a un pubblico vasto e variegato.
L'iniziativa ha già suscitato un ampio dibattito sui social media, con molti utenti che applaudono l'originalità e l'efficacia della campagna. Altri, invece, esprimono perplessità riguardo all'impatto della provocazione, ma la maggior parte concorda sulla necessità di affrontare con urgenza il problema del revenge porn e sulla validità di azioni come questa per sensibilizzare l'opinione pubblica. La forza del messaggio sta proprio nella sua capacità di uscire dagli schemi tradizionali della comunicazione istituzionale, raggiungendo un pubblico più giovane e più attento a messaggi immediati e di forte impatto visivo.
L'IED si è detta orgogliosa del lavoro delle proprie studentesse, sottolineando l'importanza di progetti che promuovono la consapevolezza sociale e la lotta contro le violenze di genere. L'iniziativa, con il suo impatto visivo e la sua capacità di suscitare dibattito, dimostra come la creatività possa essere un potente strumento di cambiamento sociale. Speriamo che questo progetto, così innovativo e diretto, possa contribuire ad aumentare la consapevolezza sul revenge porn e a promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti.
Per ulteriori approfondimenti sul revenge porn, è possibile consultare il sito del Ministero della Giustizia e il sito del Ministero dell'Interno.
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