Guerra dei dazi: Pechino alza le tariffe Usa all'84%

Ue e Usa: Scontro sui dazi, l'Italia guarda al Pnrr
L'escalation nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina rischia di coinvolgere pesantemente l'Unione Europea. La Commissione europea ha annunciato la possibilità di sospendere i controdazi del 25% sui prodotti americani in caso di accordo con Washington, ma nel frattempo la situazione si complica con la Cina, che ha risposto con una maxi-aliquota del 104% su alcuni beni europei. Questa situazione di precarietà economica globale spinge l'Italia a puntare sul proprio piano di ripresa e resilienza.
Il governo Meloni ha stanziato 25 miliardi di euro a supporto delle imprese italiane, utilizzando risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dai fondi di coesione. Si tratta di un intervento strategico per mitigare l'impatto delle tensioni commerciali internazionali, garantendo un sostegno concreto alle aziende italiane che operano nei settori maggiormente esposti al rischio di ripercussioni negative. La premier Giorgia Meloni, intanto, si prepara a incontrare Donald Trump il 17 aprile. L'incontro, che avverrà negli Stati Uniti, si preannuncia decisivo per il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche e potrebbe influenzare direttamente la decisione sull'eventuale sospensione dei dazi.
La Cina, dal canto suo, ha alzato la posta in gioco, annunciando per domani un aumento dei dazi sui prodotti americani, portandoli dal 34% all'84%. Questa mossa aggressiva rappresenta una chiara ritorsione alla politica commerciale statunitense e alimenta ulteriormente le preoccupazioni in Europa. L'incertezza sui dazi sta creando un clima di instabilità per le imprese, rendendo difficile la pianificazione degli investimenti e la gestione della produzione.
L'Italia, come il resto dell'Unione Europea, si trova a navigare in acque molto agitate. Il successo del Pnrr e la capacità di utilizzare efficacemente i fondi di coesione saranno determinanti per la capacità di ammortizzare il colpo e sostenere la competitività delle imprese italiane in un contesto globale sempre più incerto. La visita di Meloni a Trump sarà quindi un momento cruciale per capire quale sarà la direzione che prenderanno le relazioni commerciali tra Usa e Ue, con ripercussioni immediate sull'economia italiana ed europea. La speranza è quella di una risoluzione pacifica e collaborativa che eviti un'ulteriore escalation del conflitto commerciale.
Il futuro delle relazioni commerciali internazionali rimane incerto e l'Italia, come altri paesi europei, dovrà affrontare con determinazione le sfide che si presentano. La capacità di reagire in modo efficace alle tensioni globali dipenderà dalla capacità di adottare politiche economiche e commerciali lungimiranti e dalla cooperazione internazionale.
(