**USA, guerra sui dazi: la Casa Bianca si spacca e sale la protesta interna.**

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La Casa Bianca Sotto Assedio: Dazi, Contraddizioni e Telefonate Disperate
Washington D.C. – Una tempesta perfetta si sta abbattendo sulla Casa Bianca. Mentre l'amministrazione cerca di navigare le acque agitate del commercio internazionale, le tensioni interne raggiungono livelli di guardia. Fonti interne confermano che ben 70 Paesi hanno contattato gli Stati Uniti nelle ultime settimane per discutere le controverse politiche sui dazi, una cifra che sottolinea l'isolamento crescente di Washington sulla scena globale.
Le divergenze più aspre emergono all'interno dello stesso esecutivo. Elon Musk, figura influente nel mondo degli affari, non ha risparmiato critiche al consigliere economico Peter Navarro, definendolo con epiteti poco lusinghieri sui social media. Questo episodio, riportato da diversi analisti, mette in luce la profonda spaccatura tra chi sostiene una linea dura sui dazi, considerandoli uno strumento necessario per proteggere l'industria americana, e chi invece ne paventa le conseguenze negative sull'economia e sulle relazioni internazionali.
La fronda contro i dazi si sta allargando anche tra i finanziatori del partito di maggioranza. Molti temono che una guerra commerciale prolungata possa danneggiare la crescita economica e compromettere gli investimenti. "Stiamo vedendo un numero crescente di donatori esprimere preoccupazione", ha rivelato un importante lobbista vicino all'amministrazione. "Temono che si stia imboccando una strada senza uscita."
Il fronte del "no" ai dazi si rafforza di giorno in giorno, con voci sempre più autorevoli che si levano per chiedere un cambio di rotta. Resta da vedere se l'amministrazione sarà in grado di ascoltare queste istanze e trovare un compromesso che possa placare le tensioni interne e riallacciare i rapporti con i partner commerciali. La posta in gioco è alta e il futuro economico degli Stati Uniti potrebbe dipendere dalle prossime decisioni.
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