Testimone strage Gaza: "Ho visto l'orrore" - Audio inedito

Gaza, la testimonianza straziante del sopravvissuto alla strage dei paramedici: "Sputacchi e botte, non so perché mi hanno risparmiato"
Munther Abed, unico sopravvissuto alla terribile sparatoria del 23 marzo a Gaza, in cui persero la vita 15 suoi colleghi paramedici, ha raccontato al mondo la sua esperienza agghiacciante. "Non so perché non abbiano ucciso anche me", ha detto con la voce rotta dal dolore, descrivendo la scena di orrore in cui è stato sputato e percosso dai soldati israeliani con il calcio del fucile. Il suo racconto, che ha fatto il giro del mondo, è accompagnato da un audio inedito, un frammento di telefonata registrata dal suo cellulare rimasto collegato alla Mezzaluna Rossa per due ore dopo l'assalto. L'audio rivela le voci dei militari israeliani, mentre si ode il caos e le urla dei feriti.
Abed, con gli occhi che riflettono lo sgomento, ha descritto l'assalto come un incubo. "Ho visto l'orrore", ha ripetuto più volte, ricordando i corpi senza vita dei suoi compagni sparsi intorno a lui, il sangue che macchiava la terra. La sua sopravvivenza appare un miracolo, un'anomalia inspiegabile in una tragedia che ha scosso la coscienza internazionale. La testimonianza di Abed, supportata dalle prove audio, aggiunge un ulteriore tassello di dolore e indignazione alla già drammatica situazione a Gaza. La comunità internazionale, di fronte a questa ennesima escalation di violenza, è chiamata a una risposta forte e decisa, a un impegno concreto per la pace e la protezione dei civili.
L'audio, reso pubblico grazie all'impegno di alcune organizzazioni umanitarie, offre un quadro agghiacciante degli eventi di quella tragica giornata. Si sentono distintamente le voci dei soldati, che sembrano parlare tra loro con freddezza, senza un briciolo di umanità. L'audio, di cui è possibile ascoltare un estratto qui (sostituire con link reale se disponibile), rappresenta una prova inconfutabile della brutalità dell'accaduto. La sua diffusione è fondamentale per non dimenticare la strage e per chiedere giustizia per le vittime.
La storia di Munther Abed è un monito, un grido silenzioso che risuona nel mondo. Un grido di dolore, ma anche di speranza: la speranza che un giorno si possa fare luce su questa tragedia e che si possa assicurare giustizia per le vittime e i loro familiari. La sua sopravvivenza, seppur straziante, ci offre l'opportunità di ascoltare, di capire e di agire per impedire che tragedie simili si ripetano. La lotta per la pace e la giustizia a Gaza continua, e la testimonianza di Munther Abed è un faro nella notte.
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