Crollo a Piazza Affari: Pechino risponde con dazi all'84%

Europa in picchiata, guerra commerciale Usa-Cina si intensifica
L'Europa sprofonda a metà mattinata, trascinata dal pessimismo generato dall'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato nuove tariffe, colpendo anche il settore farmaceutico, e ha accusato direttamente Pechino di manipolazione valutaria per compensare le misure americane. "La Cina sta manipolando la propria valuta per mitigare l'impatto delle nostre tariffe", ha dichiarato il presidente, in un intervento che ha mandato in tilt i mercati globali.
La risposta cinese non si è fatta attendere. Pechino ha annunciato tariffe dell'84% su una serie di prodotti americani, alimentando ulteriormente le preoccupazioni per una recessione globale. Questa nuova ondata di dazi incide pesantemente sulle già fragili aspettative di crescita economica, provocando una reazione a catena sulle principali borse mondiali.
Milano è tra le piazze più colpite, registrando un forte calo a causa dell'esposizione dell'economia italiana al commercio internazionale e alla sensibilità del settore manifatturiero alle tensioni geopolitiche. L'incertezza generata dalle nuove tariffe sta causando un effetto domino, con gli investitori che si riversano su asset considerati più sicuri.
Gli analisti avvertono che la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se non si troverà una soluzione diplomatica alla controversia. La possibilità di una prolungata guerra commerciale preoccupa gli esperti, che prevedono un impatto negativo sulla crescita economica globale e sui mercati finanziari. L'incertezza regna sovrana, con gli operatori che attendono con ansia ulteriori sviluppi e possibili annunci da parte delle autorità statunitensi e cinesi.
L'impatto delle nuove tariffe sul settore farmaceutico è particolarmente preoccupante, considerando l'importanza di questo settore per la salute pubblica e l'economia globale. Si teme un aumento dei prezzi dei medicinali e una riduzione della disponibilità di farmaci essenziali. La situazione richiede una risposta coordinata da parte dei governi internazionali per mitigare gli effetti negativi di questa escalation protezionistica. La crisi richiede una riflessione urgente sul multilateralismo e sulla necessità di un maggiore dialogo tra le potenze economiche mondiali per evitare un'ulteriore degenerazione della situazione.
Seguiremo gli sviluppi della situazione e vi terremo aggiornati su eventuali novità.
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