Concorso docenti Pnrr: errore in una domanda, prova suppletiva a maggio

Gilda: "La toppa è peggio del buco! Responsabili del quesito sbagliato al concorso docenti Pnrr2 devono essere individuati"
Il caos al concorso docenti del Pnrr continua a generare polemiche. Dopo l'errore clamoroso riscontrato in una domanda del test di maggio, il sindacato Gilda degli Insegnanti alza la voce, chiedendo non solo una soluzione immediata, ma anche l'individuazione dei responsabili di quanto accaduto. La prova suppletiva, prevista per riparare al danno, verrà effettuata a breve con una sola domanda, ma per il sindacato ciò non basta.
“Una toppa peggio del buco”, ha dichiarato il segretario generale di Gilda, con tono deciso. “È inaccettabile che un concorso di tale importanza, destinato a reclutare docenti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia stato caratterizzato da una simile negligenza. Si tratta di una grave mancanza di professionalità che ha gettato nello sconforto migliaia di candidati, già provati da un percorso selettivo lungo e complesso.”
La critica di Gilda si concentra non solo sull'errore in sé, ma anche sulla gestione della situazione da parte degli organismi preposti. “Non basta una prova suppletiva con una sola domanda – continua il segretario -. È fondamentale capire come sia stato possibile che un quesito palesemente errato sia arrivato a far parte del test. Chi ha controllato le domande? Chi ne ha autorizzato la pubblicazione? I responsabili di questa grave disattenzione devono essere individuati e sanzionati. Serve trasparenza e responsabilità.”
Il sindacato chiede, quindi, l'avvio di un'indagine interna approfondita per fare luce sull'accaduto e per evitare che simili errori si ripetano in futuro. La richiesta di Gilda è supportata da numerose testimonianze di candidati che hanno segnalato la difficoltà e la confusione generate dal quesito sbagliato, sottolineando l'impatto negativo sulla serenità e sulla correttezza della prova. La vicenda, inoltre, alimenta i dubbi sulla qualità dei processi selettivi per l'accesso alla professione docente, già oggetto di numerose discussioni.
Intanto, i candidati attendono con ansia la prova suppletiva, sperando che questa volta non si verifichino altri inconvenienti. La vicenda, comunque, lascia un’amara consapevolezza: la strada per garantire un reclutamento equo e trasparente dei docenti è ancora lunga e irta di ostacoli.
Si attende ora una risposta ufficiale da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito in merito alle richieste di Gilda.
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