Brexit: Hardman vede nel viaggio un riavvicinamento Regno Unito-UE

Il Re Carlo III e la Regina Camilla: un anniversario romano ricco di significato
Roma, la Città Eterna, ha fatto da sfondo a un evento di grande rilevanza: la celebrazione dei vent'anni di matrimonio del Re Carlo III e della Regina Camilla. Una scelta non casuale, secondo Jonathan Hardman, biografo di Sua Maestà, intervistato in esclusiva da questa testata.
“Non è un segreto che il Re e la Regina abbiano un profondo affetto per l'Italia”, ha spiegato Hardman. “Roma, in particolare, rappresenta per loro un luogo di pace e di bellezza, lontano dal frenetico ritmo della vita reale britannica. Ma la scelta di celebrare questo importante anniversario proprio nella Capitale non è solo questione di sentimento. Ritengo che sia una scelta fortemente simbolica, carica di significati geopolitici.”
Hardman ha poi approfondito l'aspetto politico della scelta, collegandola al difficile rapporto post-Brexit tra il Regno Unito e l'Unione Europea: “Questo viaggio, a mio avviso, rappresenta un tentativo di riavvicinamento, un segnale di apertura e di collaborazione tra Londra e Bruxelles. La scelta di celebrare in Italia, membro di spicco dell'UE, non è stata certo un caso. È un messaggio subliminale, ma potente, che testimonia la volontà di ricostruire ponti dopo gli anni di tensioni seguite alla Brexit.”
Il biografo ha inoltre sottolineato l'importanza di questo evento come dimostrazione di unità e di stabilità per la Corona britannica in un periodo di cambiamenti e sfide: “Il ventennale di matrimonio del Re e della Regina è un momento di festa per l'intera famiglia reale. Celebrare in un contesto così ricco di storia e di cultura è un modo per consolidare l'immagine della monarchia come un'istituzione moderna, capace di guardare al futuro con fiducia e ottimismo.”
L'anniversario, celebrato con una cena intima in un'esclusiva location romana, è stato documentato da pochi scatti ufficiali, mantenendo un profilo discreto ma efficace nel veicolare i messaggi sopracitati. L'evento, seppur privato, risuona con un'eco internazionale, alimentando dibattiti e interpretazioni sulla politica estera britannica e sul ruolo della monarchia nel contesto globale. La scelta di Roma, dunque, si rivela ben più che un semplice viaggio di piacere: è un gesto diplomatico di notevole peso.
Rimane da capire, conclude Hardman, se questa scelta rappresenti l'inizio di una strategia di avvicinamento più ampia tra Regno Unito e Unione Europea, ma di certo segna un momento importante nella storia del rapporto tra le due entità.
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