Ecco un'alternativa al titolo: **Immigrazione, braccio di ferro tra esecutivo e procura.**

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Mantovano Attacca: "Erosione della Sovranità Popolare dai Giudici". Carbone (CSM) Replica: "Vorrebbe Magistrati al Guinzaglio del Governo?"

Nuova escalation di tensione tra governo e magistratura sul tema migranti. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha scatenato una bufera con le sue dichiarazioni, accusando parte della magistratura di un'eccessiva "erosione della sovranità popolare". Secondo Mantovano, alcune decisioni giudiziarie in materia di immigrazione e sicurezza minerebbero la volontà espressa dal popolo attraverso le elezioni. BR"Si assiste ad una tendenza preoccupante – ha affermato Mantovano durante un convegno a Roma – dove i giudici, interpretando le leggi in modo 'creativo', di fatto sovvertono le decisioni politiche legittimamente assunte dal governo".

La replica del consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura, Antonello Carbone, non si è fatta attendere. In un'intervista rilasciata ad un'agenzia di stampa, Carbone ha ribattuto con fermezza alle accuse di Mantovano. BR"Sembra che il Sottosegretario Mantovano auspichi un sistema in cui i magistrati debbano chiedere il permesso al governo prima di emettere una sentenza. Questo è inaccettabile e rappresenta un attacco frontale all'indipendenza della magistratura, un principio cardine del nostro Stato di diritto".

La polemica è destinata ad infiammare ulteriormente il dibattito pubblico sulla gestione dei flussi migratori e sul ruolo della magistratura. L'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha convocato un'assemblea straordinaria per valutare la situazione e definire una linea comune. BRDiversi esponenti dell'opposizione hanno criticato duramente le parole di Mantovano, definendole "un attacco gravissimo alle istituzioni democratiche". Il clima, già teso, rischia di degenerare ulteriormente.

Un approfondimento sul ruolo del CSM è disponibile sul sito del CSM.

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(07-04-2025 18:09)