**Scontro Trump-Cina: stop al dialogo e accuse di prepotenza.**

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"Non ci faremo intimidire dalle sue minacce" - Trump: no negoziati Cina. Pechino: è bullo.
Washington, 15 Novembre 2024 - L'ex Presidente Donald Trump ha rilasciato oggi una dichiarazione incendiaria, affermando di non essere disposto a negoziare con la Cina "sotto la minaccia di ritorsioni economiche." Le sue parole giungono in un momento di crescente tensione tra le due superpotenze, alimentata da controversie commerciali e geopolitiche.
Trump, parlando durante un comizio in Iowa, ha affermato: "Non ci faremo dettare legge da Pechino. Le loro minacce non ci intimidiscono. Se vogliono un accordo, devono venire al tavolo con rispetto e buona fede." Ha poi aggiunto: "Siamo pronti a proteggere gli interessi americani e non ci tireremo indietro."
La risposta da Pechino non si è fatta attendere. Un portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha definito le dichiarazioni di Trump "un atto di bullismo" e ha ribadito la posizione della Cina, che è favorevole al dialogo ma non accetterà imposizioni. "Speriamo che gli Stati Uniti smettano di usare la loro forza economica per fare pressione su altri paesi", ha dichiarato il portavoce.
Gli analisti internazionali prevedono che queste nuove tensioni potrebbero avere un impatto negativo sull'economia globale, già provata dalle recenti crisi. Resta da vedere se le due parti troveranno un terreno comune per risolvere le loro divergenze, o se la guerra commerciale si intensificherà ulteriormente.
L'escalation verbale preoccupa i mercati finanziari, che temono ripercussioni sulle catene di approvvigionamento e sulla crescita economica globale. La situazione rimane fluida e soggetta a rapidi cambiamenti.
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