Un miliardo di dollari nello Yemen, senza fermare gli Houti: il fallimento dell'intervento di Trump

Lo show bellico di Trump nello Yemen: un miliardo di dollari spesi, nessun risultato concreto
Tre settimane di intensi bombardamenti, con l'impiego delle armi più sofisticate dell'arsenale americano, non hanno indebolito significativamente la posizione dei miliziani Houthi nello Yemen.Questa la sconcertante conclusione emersa da fonti militari statunitensi, che getta un'ombra cupa sull'operazione militare condotta dall'amministrazione Trump. Un'operazione che, stando alle stime, ha visto un investimento di oltre un miliardo di dollari, senza però conseguire gli obiettivi prefissati. L'obiettivo dichiarato era quello di indebolire le capacità militari degli Houthi, arrestando l'offensiva contro le forze governative yemenite sostenute da una coalizione internazionale.
La preoccupazione maggiore, però, riguarda le crescenti perdite civili. Le numerose incursioni aeree, pur mirando presunti obiettivi strategici, hanno causato un numero imprecisato di vittime innocenti, alimentando ulteriormente la crisi umanitaria già drammatica che attanaglia il paese. La mancanza di trasparenza sulle operazioni militari e la scarsa informazione riguardo alle metodologie di targeting delle armi utilizzate, alimentano le critiche provenienti dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani.
Le immagini diffuse sui social media mostrano la distruzione di infrastrutture civili, mercati e ospedali, con un impatto devastante sulle comunità locali. Il bilancio umano, ancora incerto, potrebbe rivelarsi significativamente più elevato delle cifre ufficiali, rese pubbliche dalle autorità governative yemenite.
L'inefficacia dell'offensiva militare solleva interrogativi sulla strategia adottata dall'amministrazione precedente. L'utilizzo di armi all'avanguardia, a fronte di un risultato così scarso, alimenta dubbi sulla reale capacità di queste tecnologie di affrontare una guerriglia di tipo asimmetrico.
Si prospetta un futuro incerto per lo Yemen, con la crisi umanitaria che rischia di peggiorare ulteriormente in assenza di una soluzione politica duratura. La comunità internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi per favorire il dialogo e la mediazione tra le parti in conflitto, evitando soluzioni militari che, come dimostrato, hanno dimostrato finora la loro inefficacia, causando invece un'ulteriore sofferenza per la popolazione civile.
L'operazione militare, definita da alcuni analisti come un "fallimento strategico", rappresenta un monito per le future operazioni militari in contesti simili. La necessità di una valutazione più attenta dell'impatto delle azioni militari sulla popolazione civile, e una pianificazione strategica più accurata, si impongono come priorità assolute per evitare ulteriori tragedie.
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