Salvini frena: il Viminale resta in bilico.

Gli alleati frenano Salvini: niente Viminale per il leader della Lega
Il pressing di Matteo Salvini per ottenere il dicastero dell'Interno sembra arenarsi di fronte alla resistenza degli alleati di governo. Mentre il leader leghista continua a rivendicare il suo ruolo chiave nella gestione dell'ordine pubblico e dell'immigrazione, Forza Italia e Fratelli d'Italia sembrano intenzionate a mantenere lo status quo, con Matteo Piantedosi confermato al Viminale.
Marco Osnato, responsabile economico di Fratelli d'Italia, ha dichiarato a riguardo: “Non credo che sia un’ipotesi concreta”. Una presa di posizione netta che sembra chiudere la porta a ogni possibile avvicendamento al Ministero dell'Interno. La sua affermazione, riportata da diverse fonti giornalistiche, sottolinea la compattezza del governo Meloni, almeno su questo fronte.
Anche da Forza Italia arrivano segnali di sostegno all'attuale ministro. Raffaele Nevi, portavoce del partito di Berlusconi, ha dichiarato: “Piantedosi sta facendo bene”. Un'affermazione che rafforza l'idea di una maggioranza unita nel ritenere adeguata l'attuale gestione del Viminale.
La scelta di mantenere Piantedosi al suo posto sembra ispirarsi al principio della continuità amministrativa e alla stabilità governativa. La formula “squadra che vince non si cambia”, ripetuta da più esponenti della maggioranza, sintetizza l'opinione prevalente all'interno del governo: nonostante le pressioni di Salvini, il cambio al Ministero dell'Interno non è considerato necessario né opportuno in questo momento.
Le dichiarazioni di Osnato e Nevi rappresentano un chiaro segnale di freno alle ambizioni di Salvini. La posizione dei due esponenti di FdI e FI indica una strategia volta a preservare l'unità del governo e a evitare potenziali spaccature interne che potrebbero destabilizzare l'esecutivo.
La situazione rimane comunque da monitorare. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se il pressing di Salvini riuscirà a scalfire la compattezza della maggioranza o se, al contrario, la scelta di mantenere Piantedosi al Viminale verrà confermata definitivamente.
L'attenzione dei media e dell'opinione pubblica resta alta, in attesa di sviluppi ulteriori in questa delicata partita politica. L'eventuale cambio al Viminale avrebbe infatti importanti ripercussioni sulle politiche migratorie e sulla sicurezza del Paese.
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