Crollo borsistico da 9.500 miliardi: Trump incita gli americani alla resistenza

Guerra commerciale USA-UE: Von der Leyen offre azzeramento dazi, ma i mercati crollano
Un'offerta di pace a sorpresa da parte della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, non è bastata a sedare il panico sui mercati globali. La proposta di azzerare i dazi doganali tra Stati Uniti e Unione Europea, avanzata come tentativo di disinnescare la crescente tensione commerciale, ha invece innescato una vera e propria debacle borsistica.
Von der Leyen, in una dichiarazione ufficiale, ha affermato che l'UE è "pronta a negoziare" con gli Stati Uniti per raggiungere un accordo che elimini completamente le barriere tariffarie da entrambe le parti. Questa mossa, apparentemente conciliante, è stata però interpretata con scetticismo dagli investitori, preoccupati per le possibili ripercussioni a lungo termine e per l'incertezza che ancora permane sulle politiche commerciali dell'amministrazione americana.
Il risultato è stato un crollo generalizzato delle Borse, con perdite pesantissime in tutto il mondo. A Wall Street, i tre indici principali – Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq – hanno perso oltre il 3%, cancellando miliardi di dollari di capitalizzazione. In Europa, la situazione non è stata migliore: Milano ha registrato un pesante ribasso, con le banche tra i settori più colpiti. I colossi tecnologici cinesi Alibaba e Tencent hanno subito picchiate vertiginose. In tre soli giorni, la capitalizzazione globale dei mercati azionari si è ridotta di circa 9.500 miliardi di dollari.
Di fronte a questa situazione di crisi, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un appello ai suoi connazionali, esortandoli a "Non siate deboli". Un messaggio che, a detta degli analisti, alimenta ulteriormente l'incertezza e il clima di tensione.
L'offerta di von der Leyen rappresenta un tentativo audace di evitare una vera e propria guerra commerciale, ma le reazioni dei mercati suggeriscono che la strada verso un accordo definitivo è ancora lunga e irta di ostacoli. La risposta definitiva di Washington sarà cruciale per determinare il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche e l'evoluzione dei mercati finanziari globali. Rimane da capire se questa proposta, pur generosa, riuscirà a placare le ambizioni protezionistiche di Trump e a riportare un po' di stabilità nei mercati finanziari.
L'incertezza regna sovrana e gli investitori attendono con il fiato sospeso ulteriori sviluppi. La situazione, infatti, è in continua evoluzione e ogni nuova dichiarazione, da entrambe le parti, potrebbe avere un impatto significativo sui mercati globali. Seguiremo gli sviluppi con attenzione.
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