Bologna: gli Erasmus contro l'estremismo, difendiamo l'Europa

Bologna: gli Erasmus contro l

I Ventenni Erasmus e la sfida all'oscurantismo: "Difendiamo la nostra Europa"

Bologna, 2023. Piazza Maggiore, cuore pulsante della città felsinea, è oggi teatro di un acceso dibattito generazionale. Non si tratta di scontri ideologici violenti, ma di una silenziosa, determinata ribellione. Protagonisti? I ventenni cresciuti a pane e progetti europei, figli di un'Europa unita, di scambi culturali e opportunità di studio finanziate da bandi e programmi comunitari. I loro genitori e nonni, invece, li guardano con preoccupazione, sussurrando frasi cariche di apprensione: "Per loro sono tempi bui".

Una contrapposizione generazionale evidente, ma che va oltre la semplice differenza di prospettiva. La generazione Erasmus, formatasi tra scambi internazionali e collaborazioni scientifiche europee, si trova oggi a dover affrontare un futuro incerto, segnato da crescenti nazionalismi e da una sempre più marcata sfiducia nell’Unione Europea.

"Abbiamo studiato grazie ai fondi Erasmus+, abbiamo partecipato a progetti di ricerca finanziati dall'UE, abbiamo costruito una rete di amicizie e collaborazioni che va ben oltre i confini nazionali," spiega Giulia, una studentessa di Scienze Politiche che ha vissuto un anno a Parigi con il programma Erasmus+. "Ora ci troviamo di fronte a un'Europa che sembra indebolirsi, minacciata da forze centrifughe. Non possiamo permetterlo. Dobbiamo difendere il nostro futuro, difendere la nostra Europa".

La sua voce è un grido che risuona tra le giovani presenze in piazza. Alessandro, ingegnere che ha partecipato a un progetto di ricerca sull'energia sostenibile finanziato dall'Horizon Europe, aggiunge: "I miei nonni hanno vissuto la guerra, hanno visto la divisione dell'Europa. Hanno paura che si ripeta. Io credo che l'integrazione europea sia la miglior garanzia di pace e prosperità. Dobbiamo lottare per mantenerla viva e forte".

Ma la ribellione non è solo un atto di difesa. È anche una presa di coscienza, una chiamata all'azione. Questi giovani, cresciuti con l'idea di un'Europa unita e solidale, si sentono in dovere di impegnarsi per costruire un futuro migliore, un futuro in cui l'Unione Europea non sia solo un'istituzione burocratica, ma un vero e proprio progetto politico capace di rispondere alle sfide del XXI secolo. Una sfida che richiede impegno, determinazione e, soprattutto, la convinzione che un'Europa unita sia l'unica strada percorribile per un futuro di pace e progresso.

Il dibattito è aperto. La piazza di Bologna, oggi, è solo l'inizio di una più ampia discussione che coinvolge tutta l'Europa. E la voce dei ventenni Erasmus, forte e chiara, si fa sentire.

Per approfondire sul programma Erasmus+:https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/home_it
Per approfondire sul programma Horizon Europe:https://horizon-europe.ec.europa.eu/index_it

(06-04-2025 21:21)