Centomila manifestanti contro il riarmo europeo a fianco del M5S

Conte contro il riarmo: "800 miliardi per le armi? Meglio investire in sanità e istruzione!"
Roma, – Una folla oceanica, stimata in centomila persone, ha sfilato oggi a Roma per protestare contro il riarmo europeo e le politiche di spesa militare del governo. La manifestazione, fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle, ha visto la partecipazione di Giuseppe Conte, che ha lanciato un appello vibrante contro l'aumento delle spese militari.
“Non possiamo permetterci di buttare via 800 miliardi di euro per le armi quando la sanità e l'istruzione vengono tagliati!”, ha tuonato Conte davanti alla folla, evidenziando la contraddizione tra le priorità del governo e le necessità del Paese. "È inaccettabile – ha proseguito – che si investano risorse così enormi in armamenti mentre servizi essenziali come la sanità e l'istruzione, pilastri fondamentali di una società civile e prospera, vengono progressivamente privati di fondi indispensabili."
La protesta dei Cinque Stelle si inserisce nel più ampio dibattito europeo sulla spesa militare, un tema divenuto particolarmente caldo dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Conte, però, ha sottolineato la necessità di una scelta diversa, una scelta di pace e di investimenti in settori strategici per il futuro del Paese. “Serve un cambio di rotta radicale”, ha affermato, “Dobbiamo investire nel futuro, nella ricerca, nell'innovazione, nella scuola e nella sanità, non nella guerra.”
La manifestazione di oggi rappresenta un chiaro segnale di dissenso nei confronti delle politiche europee in materia di difesa e un forte appello alla priorità di investimenti sociali. I manifestanti, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato tenendo striscioni e cartelli con slogan contro il riarmo e a favore di una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini. L'evento si è concluso con un comizio finale, durante il quale diversi esponenti del Movimento Cinque Stelle hanno ribadito la necessità di una profonda riflessione sulle scelte di politica economica e di difesa.
Il dibattito sulla spesa militare e sulle priorità del governo è destinato a proseguire, con i Cinque Stelle che si pongono come paladini di una politica sociale più attenta alle esigenze dei cittadini e contraria a un aumento indiscriminato degli investimenti nell'industria bellica. La manifestazione di oggi segna un importante punto di svolta in questo dibattito, dimostrando la forte opposizione di una parte significativa della popolazione italiana alle politiche di riarmo.
Si attendono ora le reazioni del governo e degli altri partiti politici a questa imponente dimostrazione di forza da parte del Movimento Cinque Stelle.
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