Ecco un titolo alternativo: **Come proteggere i tuoi investimenti dall'impatto dei dazi e dalla turbolenza dei mercati.**

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Titoli "Resilienti": la Strategia dei Gestori per Navigare le Turbolenze Mercatali
I mercati finanziari, quest'anno, sono stati caratterizzati da una marcata volatilità, alimentata dalle crescenti tensioni geopolitiche e dalle preoccupazioni per una possibile recessione economica globale. In questo scenario, i gestori di fondi stanno rivedendo le proprie strategie di investimento, puntando su titoli che offrono una maggiore protezione in tempi incerti.**Un approccio cauto, ma non passivo**. Diversamente dalla corsa agli asset rifugio tradizionali, molti gestori stanno concentrando le proprie risorse su due principali categorie di titoli: azioni di società che non hanno beneficiato appieno della recente fase di crescita del mercato e imprese con modelli di business particolarmente resilienti alle minacce alla globalizzazione.
"La chiave è identificare aziende sottovalutate che operano in settori stabili e che possono generare flussi di cassa costanti anche in un contesto economico sfavorevole," ha dichiarato un analista finanziario che preferisce rimanere anonimo. Questo approccio si discosta dalla semplice ricerca di rendimento elevato, privilegiando invece la conservazione del capitale e la capacità di generare valore nel lungo periodo.
L'attenzione si concentra, ad esempio, su settori come l'healthcare, i servizi di pubblica utilità e il settore alimentare di base. Queste industrie tendono a essere meno sensibili alle fluttuazioni del ciclo economico e offrono una domanda relativamente stabile anche in periodi di crisi. Al contrario, i titoli legati a settori ciclici come l'automotive o il lusso vengono considerati più rischiosi e quindi evitati.
Un altro fattore cruciale nella selezione dei titoli è la loro esposizione ai rischi legati alla globalizzazione. Con le crescenti tensioni commerciali tra le principali economie mondiali e il dibattito sulla "de-globalizzazione", le aziende con una forte presenza domestica o regionale vengono considerate più sicure rispetto a quelle che dipendono fortemente dalle esportazioni o dalle catene di approvvigionamento globali.
Infine, alcuni gestori stanno anche valutando l'opportunità di investire in infrastrutture, considerate un asset relativamente sicuro e stabile che offre un rendimento interessante nel lungo periodo. La transizione energetica, in particolare, rappresenta un'area di forte interesse, con investimenti in progetti legati alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica.```
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