Previsioni Bankitalia: crescita italiana allo 0,6% nel 2025

Previsioni Bankitalia: crescita italiana allo 0,6% nel 2025

Bankitalia rivede al ribasso le previsioni di crescita del PIL: solo +0,6% nel 2025

Una doccia fredda per l'economia italiana. La Banca d'Italia ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2025, prevedendo un incremento dello 0,6%, rispetto al precedente +0,8%. La decisione, comunicata oggi, pesa come un macigno sulle aspettative di ripresa, e le cause principali sembrano risiedere nell'incertezza geopolitica e nell'impatto negativo dei dazi imposti negli anni scorsi dall'amministrazione Trump.

La revisione al ribasso non è una sorpresa per gli esperti del settore, che negli ultimi mesi avevano segnalato una crescente preoccupazione per il rallentamento della crescita globale e per la persistenza di alcuni fattori negativi per l'economia italiana. Tra questi, oltre all'ombra dei dazi, si segnalano le tensioni inflazionistiche e la persistente difficoltà nel rilanciare gli investimenti.

Secondo le nuove proiezioni di Bankitalia, la crescita del PIL italiano nel 2024 si attesterà intorno all'1%, un dato inferiore rispetto alle previsioni precedenti. Questo scenario, se confermato, evidenzia la fragilità dell'economia italiana di fronte a shock esterni e la necessità di politiche economiche mirate a sostenere la competitività e a promuovere la crescita sostenibile.

Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla revisione delle stime, ma si attende a breve una conferenza stampa per approfondire le motivazioni alla base di questa importante decisione. L'attenzione dei mercati è massima, con gli investitori in attesa di capire se e come il governo italiano intende intervenire per contrastare questo rallentamento.

La revisione al ribasso delle stime di crescita del PIL rappresenta un campanello d'allarme per l'Italia. È necessario, infatti, un'analisi approfondita delle cause di questo rallentamento e l'adozione di misure concrete per rafforzare l'economia e garantire una crescita più solida e duratura nel medio-lungo termine. La sfida è quella di superare le difficoltà attuali e di creare le condizioni per una ripresa economica più robusta e inclusiva.

Le conseguenze di questa revisione potrebbero essere significative, con possibili ripercussioni sul mercato del lavoro e sulla spesa pubblica. Nei prossimi giorni e settimane si attende un ampio dibattito politico ed economico sulle possibili soluzioni per affrontare questa nuova sfida.

(04-04-2025 18:39)