Jenin: assedio e separazione.

Jenin: assedio e separazione.

Jenin: Un Campo, Settant'anni di Storia, un Muro di Ferro

Il campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, celebra quest'anno il suo settantesimo anniversario. Settantenni di esilio, di sofferenza, ma anche di resistenza. Una storia scritta sul volto di ogni abitante, incisa nelle pietre delle case e nelle crepe del "muro di ferro" che li circonda.

Dal 1948, anno della Nakba (la catastrofe), Jenin è diventato un simbolo della diaspora palestinese. Decine di migliaia di persone, cacciate dalle loro terre durante la guerra arabo-israeliana, hanno trovato rifugio in questo campo, trasformandolo in un microcosmo di storie di perdita, di speranza e di lotta per la sopravvivenza.

Passeggiando tra le strette vie del campo, si respira un'atmosfera pesante, carica di storia. Ogni edificio, ogni angolo, sussurra racconti di vita vissuta, di famiglie che hanno trascorso generazioni tra le sue mura. Si incontrano anziani che ricordano gli eventi del 1948, i loro occhi che riflettono la nostalgia per la casa perduta, ma anche la fierezza di un popolo che ha saputo resistere alle avversità.

Il "muro di ferro", costruito da Israele negli anni 2000, è una ferita aperta nel cuore di Jenin. Un simbolo tangibile dell'occupazione, che ha ulteriormente limitato la libertà di movimento e le possibilità di sviluppo economico della popolazione. Questo muro, che taglia la vita dei residenti del campo, rappresenta la barriera fisica e simbolica tra due realtà, tra una speranza di pace e un presente opprimente.

Nonostante le difficoltà, gli abitanti del campo non hanno perso la speranza. La loro resistenza è testimoniata dalla tenacia con cui continuano a coltivare la terra, a educare i figli, a lottare per i propri diritti. La vita nel campo di Jenin, malgrado le tragedie e le privazioni, continua a pulsare, alimentata da una forte identità culturale e da un'inesauribile forza di volontà. L'auspicio è che la comunità internazionale possa finalmente intervenire con decisione per garantire ai palestinesi di Jenin, e a tutti i rifugiati, il diritto al ritorno e a una vita dignitosa, libera dalle barriere fisiche e psicologiche che li imprigionano.

È fondamentale ricordare che la situazione a Jenin, così come in altri campi profughi della Cisgiordania, richiede una costante attenzione e un impegno concreto per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese, nel rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.

Per saperne di più sulla situazione umanitaria a Jenin, è possibile consultare i report di organizzazioni internazionali come l'UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati di Palestina nel Vicino Oriente): https://www.unrwa.org/

(03-04-2025 21:54)