Trump e la follia dei dazi: colpiti anche avamposti militari isolati.

Da Heard a Jan Mayen: la follia doganale di Trump arriva anche ai pinguini
L'amministrazione Trump, negli ultimi mesi del suo mandato, ha lasciato un'eredità controversa anche nel campo delle politiche commerciali. Oltre alle note tensioni con la Cina e l'Unione Europea, un aspetto meno noto ma altrettanto curioso riguarda l'applicazione di tariffe doganali statunitensi a territori remoti e scarsamente popolati, in alcuni casi addirittura disabitati. Da Heard Island e McDonald Islands, un'isola subantartica disabitata, a Jan Mayen, possedimento norvegese nell'Artico, quasi totalmente deserta eccetto per una piccola stazione meteorologica e di comunicazioni, nessun lembo di terra sembra essere stato risparmiato dalla furia protezionistica.
Un caso emblematico è quello dell'isola Diego Garcia, nell'Oceano Indiano. Questa piccola isola, territorio britannico ma con una significativa presenza militare statunitense, ospita una base aerea congiunta e circa 4.000 persone, per lo più personale militare. L'inclusione di Diego Garcia nell'elenco delle aree soggette a dazi statunitensi ha sollevato perplessità e critiche, soprattutto in considerazione del fatto che l'isola non ha una vera e propria economia di mercato indipendente, ma è interamente integrata nel sistema di approvvigionamento militare americano e britannico.
La scelta di estendere le tariffe anche a territori così remoti e con una popolazione minima o addirittura assente, lascia spazio a diverse interpretazioni. Alcuni osservatori ipotizzano che si tratti di una strategia per massimizzare la pressione sulle economie target, estendendo l'applicazione delle tariffe a qualsiasi territorio sotto la giurisdizione di un paese considerato "nemico" in ambito commerciale. Altri, invece, vedono in queste decisioni una semplice mancanza di coordinamento e di consapevolezza delle implicazioni geografiche e geopolitiche delle proprie azioni.
L'impatto concreto di queste tariffe su isole come Heard, Jan Mayen o Diego Garcia è probabilmente minimo, vista la loro scarsa attività commerciale. Tuttavia, l'episodio evidenzia la portata e la potenziale arbitrarietà delle misure protezionistiche adottate dall'amministrazione Trump, che sembrano aver colpito anche territori lontani dai grandi flussi commerciali internazionali, creando situazioni paradossali e sollevando dubbi sulle reali motivazioni che hanno guidato tali decisioni.
La questione solleva inoltre interrogativi sulle modalità di applicazione delle tariffe e la definizione stessa dei confini geografici per l'applicazione di queste misure economiche.
La presenza di basi militari statunitensi in alcuni di questi territori introduce un ulteriore livello di complessità, sollevando dubbi sulla trasparenza e sull'efficacia delle politiche commerciali in contesti geopolitici così delicati. La gestione delle tariffe doganali richiede una maggiore attenzione e una più precisa definizione delle aree geografiche coinvolte per evitare situazioni bizzarre e potenzialmente dannose per le relazioni internazionali.
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