Toffaloni, 30 anni per la strage di Piazza della Loggia: "Colpevole"

Cinquantuno anni dopo, la Svizzera blocca l'estradizione per la strage di Piazza della Loggia
Brescia, 28 maggio 2024 - Cinquantuno anni dopo la strage di Piazza della Loggia, che il 28 maggio 1974 costò la vita a otto persone e ne ferì oltre cento, la giustizia italiana subisce un duro colpo. La Svizzera ha infatti respinto la richiesta di estradizione di un imputato, Marco Toffaloni, condannato in contumacia a 30 anni di reclusione per la sua presunta partecipazione all'attentato. Toffaloni, all'epoca dei fatti ancora minorenne, è accusato di aver posizionato l'ordigno che devastò la piazza bresciana.
La decisione svizzera, motivata da ragioni ancora non rese pubbliche nel dettaglio, solleva un'ondata di indignazione e preoccupazione tra i familiari delle vittime e le associazioni che da decenni lottano per la verità e la giustizia. "È una ferita che si riapre dopo cinquantuno anni", ha dichiarato Carla, sorella di una vittima, intervistata questa mattina davanti al monumento commemorativo in Piazza della Loggia. "Dopo tutto questo tempo, vedere ancora sfuggire alla giustizia uno dei responsabili è inaccettabile. Ci sentiamo abbandonati dallo Stato".
Anche Marco Toffaloni si è espresso, tramite i suoi legali, dichiarando la propria estraneità ai fatti. Tuttavia, le sentenze precedenti lo avevano ritenuto colpevole, basandosi su prove ritenute sufficienti dai giudici italiani. La condanna a 30 anni di reclusione, emessa in contumacia, si fondava su testimonianze e ricostruzioni degli eventi che individuavano Toffaloni come figura chiave nell'azione terroristica, responsabile del posizionamento della bomba. "Fu lui a mettere la bomba," ha ribadito con fermezza un testimone chiave del processo, che ha preferito rimanere anonimo.
Il caso ora si complica ulteriormente. Le autorità italiane dovranno valutare attentamente i prossimi passi, considerando la possibilità di un ricorso contro la decisione svizzera. La lotta per la giustizia, per le vittime e i loro familiari, prosegue dunque, anche a distanza di oltre mezzo secolo da un evento che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese. La speranza è che la verità, nonostante i decenni trascorsi, possa finalmente trionfare. La questione dell'estradizione solleva importanti interrogativi sul funzionamento della giustizia internazionale e sulla possibilità di garantire giustizia in casi così complessi e datati. L'attenzione mediatica rimane alta e la vicenda continua a tenere banco.
Per ulteriori informazioni sulla strage di Piazza della Loggia si consiglia di consultare gli archivi storici e le pubblicazioni accademiche sull'argomento.
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