Sarchi: Difesa comune, un diritto da rivendicare

Sarchi: “Basta con la sudditanza, chiediamo noi all’Europa!”
La storica e scrittrice Elisabetta Sarchi lancia un appello forte e chiaro: è ora di invertire la rotta e smettere di subire le richieste dell'Unione Europea, passando ad una posizione più proattiva e assertiva. In un'intervista rilasciata oggi, Sarchi ha sottolineato la necessità di un cambio di passo radicale nella politica italiana nei confronti di Bruxelles. “Smettiamo di dire ‘ce lo chiede l’Europa’ e cominciamo a fare noi richieste all’Europa”, ha affermato con decisione la scrittrice, nota per i suoi studi sulla storia d'Europa e le sue implicazioni politiche contemporanee.
Sarchi ha puntato il dito contro un atteggiamento di eccessiva passività da parte dell'Italia, un atteggiamento che, a suo parere, ha portato ad una scarsa tutela degli interessi nazionali. “Per troppo tempo – ha spiegato – abbiamo accettato imposizioni senza battere ciglio, giustificando tutto con la necessità di aderire alle direttive europee. Questo atteggiamento deve finire.”
La scrittrice ha poi focalizzato l'attenzione sulla questione della difesa comune, un tema cruciale per il futuro dell'Unione. “La difesa comune era scritta negli atti fondativi – ha ricordato Sarchi – ora serve lottare per i diritti e per una reale implementazione di questo principio fondamentale, non solo a parole ma con fatti concreti.” Secondo Sarchi, è fondamentale che l'Italia si faccia portavoce di una visione più incisiva e indipendente all'interno dell'Unione Europea, pretendendo un ruolo più attivo nella definizione delle politiche comuni e nella salvaguardia dei propri interessi.
L'appello di Elisabetta Sarchi arriva in un momento di grande incertezza per l'Europa, con le sfide poste dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica che mettono a dura prova l'unità e la coesione del blocco. La scrittrice invita quindi a ripensare il ruolo dell'Italia all'interno dell'UE, passando da un atteggiamento di subordinazione ad una posizione più propositiva e capace di far valere le proprie ragioni in sede europea. Un cambiamento di rotta necessario, secondo Sarchi, per garantire un futuro più sicuro e prosperoso per il nostro Paese.
L'invito della Sarchi è a un'azione concreta, a una presa di posizione che vada oltre le dichiarazioni di facciata, puntando a una reale ridefinizione del rapporto tra Italia ed Europa, basato sul dialogo, sulla negoziazione e, soprattutto, sulla capacità di fare valere con forza le proprie esigenze e le proprie aspirazioni. Un'azione che, a detta della scrittrice, è indispensabile per evitare di rimanere semplici spettatori passivi del processo di integrazione europea, trasformandosi in attori capaci di plasmare il suo futuro.
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