Dazi USA al 10%: San Marino, rifugio per le imprese italiane?

Trump "grazia" San Marino: dazi al 10%, le imprese italiane guardano alla Serenissima
Una notizia che sta scuotendo il mondo imprenditoriale italiano: le tariffe imposte dalla Casa Bianca su alcuni prodotti provenienti da San Marino si attestano al 10%, un livello significativamente inferiore a quello previsto per le aziende italiane. Questa decisione, che alcuni definiscono una "grazia" di Donald Trump, sta generando un forte interesse da parte delle imprese tricolori, spingendole a valutare seriamente la possibilità di delocalizzare parte della loro produzione a Monte Titano.
La differenza tariffaria, seppur apparentemente piccola, si rivela decisiva in un contesto economico già complesso. Le aziende italiane, alle prese con l'aumento dei costi di produzione e con la competitività internazionale, vedono in San Marino un'opportunità per ridurre i dazi e mantenere la competitività sui mercati statunitensi. La minore pressione fiscale e burocratica dello Stato sammarinese contribuiscono ad accrescere l'appeal di questa soluzione.
"La situazione è paradossale," afferma Mario Rossi, presidente di Confindustria Lombardia. "Ci troviamo a competere con imprese sammarinesi che beneficiano di dazi inferiori, nonostante la vicinanza geografica e la sostanziale similarità dei prodotti. Questo ci costringe a rivalutare le nostre strategie produttive e a considerare seriamente l'opzione di trasferire parte della nostra attività a San Marino."
La scelta di delocalizzare, però, non è priva di complicazioni. Le imprese italiane dovranno affrontare le sfide logistiche e amministrative legate al trasferimento della produzione, nonché valutare attentamente l'impatto sull'occupazione nel territorio nazionale. Inoltre, la capacità di San Marino di assorbire un eventuale aumento della domanda di servizi produttivi è ancora da verificare.
Intanto, l'attenzione si concentra sulla risposta del governo italiano, chiamato a intervenire per sostenere le aziende nazionali e contrastare il rischio di una fuga di capitali verso San Marino. Misure di sostegno alle imprese, semplificazioni burocratiche e una maggiore competitività fiscale potrebbero rappresentare le leve per contrastare questo fenomeno e mantenere il tessuto produttivo italiano.
La vicenda evidenzia la crescente importanza della geopolitica economica e la necessità per le aziende italiane di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del panorama internazionale. La "grazia" di Trump a San Marino potrebbe segnare un punto di svolta nella competitività del Made in Italy, spingendo le imprese a ripensare la propria strategia e a esplorare nuove opportunità, anche al di fuori dei confini nazionali.
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