**Sara Campanella, Cecchettin sul femminicidio: "Lo stalking è il primo campanello d'allarme, troppo spesso ignorato"**

**Sara Campanella, Cecchettin sul femminicidio: "Lo stalking è il primo campanello d

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"Un prima e un dopo Giulia": Il padre di Giulia Cecchettin lancia un appello contro la violenza di genere

"Non è vero che la morte di mia figlia è stata vana". Sono parole cariche di dolore e speranza quelle pronunciate dal padre di Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio che ha sconvolto l'Italia. In un intervento toccante, l'uomo ha sottolineato l'importanza di riconoscere i segnali di pericolo in una relazione tossica.BR
"Chi subisce deve cogliere i segnali", ha ribadito, invitando a non sottovalutare mai comportamenti oppressivi, possessivi o minacciosi. Un monito rivolto a tutte le donne, ma anche a chi le circonda: amici, familiari, colleghi.BR
L'eco della tragedia di Giulia ha generato un'onda di consapevolezza senza precedenti. "Ovunque vada mi dicono che c’è un prima e un dopo", ha confidato il padre, sottolineando come la sua storia, seppur drammatica, abbia acceso i riflettori su un problema troppo spesso silenziato.BR
Il femminicidio di Sara Campanella, altro caso emblematico di violenza di genere, porta a galla un altro aspetto cruciale: lo stalking. Spesso sottovalutato, considerato un "semplice" fastidio, lo stalking rappresenta invece un campanello d'allarme da non ignorare. "Il pericolo inizia lì", affermano gli esperti, sottolineando come le molestie, le minacce e le intrusioni nella vita privata possano degenerare in atti di violenza fisica e psicologica sempre più gravi.BR
L'impegno per contrastare la violenza di genere deve essere costante e condiviso. "Non possiamo permettere che altre Giulia, altre Sara, perdano la vita per mano di chi diceva di amarle."BR
Per informazioni e supporto: Numero Verde 1522 (attivo 24 ore su 24).

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(02-04-2025 01:00)