Salvini contro von der Leyen: accuse di vendetta

Governo diviso sulla risposta alle sanzioni europee: scontro aperto tra alleati
Tensioni crescenti all'interno della maggioranza di governo in merito alla risposta alle ultime sanzioni europee. Mentre alcuni esponenti del partito chiedono un approccio unitario e collaborativo a livello europeo, altri esprimono forti perplessità e lanciano segnali di allarme. La situazione è ulteriormente complicata dalle reazioni dei governatori delle Regioni, che chiedono un immediato intervento per mitigare i potenziali impatti negativi sulle economie locali.
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, hanno ribadito la necessità di una risposta coordinata a livello europeo, sottolineando l'importanza della solidarietà tra gli Stati membri. "La soluzione deve arrivare dall'Unione Europea", ha dichiarato Tajani in una recente intervista, invitando a un confronto costruttivo con le istituzioni comunitarie. Una posizione simile è stata espressa da Lollobrigida che ha puntato sull'importanza di difendere gli interessi nazionali nell'ambito di una strategia europea condivisa.
Di diverso avviso il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha chiesto l'apertura di un tavolo di negoziazione immediato con Bruxelles: "Non possiamo attendere a braccia conserte – ha dichiarato Fedriga – dobbiamo agire subito per tutelare le nostre imprese e i nostri cittadini". Un tono più allarmistico è quello del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha definito la situazione "un cigno nero", prevedendo potenziali conseguenze molto gravi per l'economia regionale.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha invece rivolto pesanti critiche alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, accusandola di volersi "vendicare" con scelte economiche che rischiano di penalizzare eccessivamente l'Italia. "È sbagliato questo approccio punitivo – ha affermato Salvini – Serve dialogo e non ritorsioni".
La spaccatura interna alla maggioranza appare dunque evidente, con posizioni che vanno da una piena adesione alla linea europea a una netta opposizione, creando una situazione di incertezza e preoccupazione che si riflette anche nelle reazioni allarmate dei governatori. La sfida ora è quella di trovare un punto di convergenza e una strategia comune per affrontare le sfide poste dalle sanzioni europee, evitando un ulteriore aggravamento delle tensioni politiche interne.
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