Marine Le Pen e le "toghe rosse": la Francia si italianizza?

Le Pen e il déjà-vu francese: la norma che ricorda l'Italia
Un'ombra di familiarità aleggia sulla Francia, mentre il caso dell'esclusione di Marine Le Pen dal Parlamento Europeo riporta alla mente le dinamiche politiche italiane.La notizia ha scosso la scena politica francese: Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, è stata colpita da una norma che le impedisce di candidarsi alle elezioni europee. Una norma, guarda caso, votata anche dal suo stesso partito nel 2016.
La reazione di Le Pen è stata immediata e veemente. Accusando le “toghe rosse”, la leader dell'estrema destra ha evocato una sorta di complotto contro di lei, distruggendo l'immagine di una Francia immune da ingerenze giudiziarie nella politica. Le sue parole, cariche di amarezza e indignazione, risuonano stranamente simili alle accuse di strumentalizzazione della giustizia spesso lanciate in Italia.
La situazione ricorda, in modo inquietante, le frequenti controversie che attraversano la politica italiana, dove le accuse di conflitto di interessi e di uso strumentale della magistratura sono all'ordine del giorno. L'impressione è che la Francia, con questo caso, stia sperimentando un déjà-vu italiano, un'ombra di quella stessa polarizzazione politica e di quei sospetti di giustizia politica che caratterizzano da anni il nostro paese.
L'ironia della situazione sta nel fatto che la norma in questione, approvata anni fa con il consenso del RN, ora si ritorce contro la stessa Le Pen. Questo evidenzia una certa incoerenza politica, ma anche una fragilità del sistema, che lascia spazio a interpretazioni strumentali e a accuse di persecuzione politica.
Il parallelo con l'Italia non è solo superficiale. La stessa intensità del dibattito pubblico, la divisione e la radicalizzazione delle posizioni politiche, sembrano trovare un corrispettivo nel panorama politico italiano. Il caso Le Pen, quindi, non è solo una vicenda francese, ma un campanello d'allarme che evidenzia le fragilità di un sistema democratico di fronte a forze politiche populiste e alle accuse di parzialità della giustizia.
La Francia, dunque, sembra oggi guardare con apprensione a un futuro che potrebbe somigliare sempre di più al nostro presente politico. Un futuro dove la linea di confine tra politica e giustizia diventa sempre più labile, e dove le accuse di persecuzione politica rischiano di minare la fiducia nelle istituzioni.
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