Le Pen contro la magistratura: la Francia si "italianizza"?

Le Pen contro la magistratura: la Francia si "italianizza"?

Le Pen e l’ombra del 2016: la Francia si specchia nell’Italia?

La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, accusa le “toghe rosse” dopo la norma che la esclude dalla candidatura alle europee. Ma un dettaglio inaspettato emerge: nel 2016, il suo stesso partito votò una legge simile. Un parallelo inquietante con le dinamiche politiche italiane?

L'esclusione di Marine Le Pen dalla candidatura alle elezioni europee del 2024 ha scosso la Francia. La decisione, basata su una condanna per finanziamento illegale durante la campagna presidenziale del 2017, ha scatenato l'ira della leader del RN, che ha parlato di una persecuzione politica orchestrata dalle “toghe rosse”, termine dispregiativo per indicare i magistrati.

“Una farsa giudiziaria!”, ha tuonato Le Pen, accusando il sistema giudiziario francese di essere strumento di una manovra contro la sua formazione politica. Le sue parole hanno richiamato alla mente scenari italiani, dove la giustizia è spesso al centro di aspre controversie politiche.

Ma a gettare ulteriore benzina sul fuoco è emerso un dettaglio finora trascurato: nel 2016, il Rassemblement National, allora ancora Front National, votò a favore di una legge che prevedeva l'incompatibilità tra condanna per reati finanziari e la candidatura alle elezioni europee. Una scelta che oggi si ritorce contro la stessa Le Pen, evidenziando una certa incoerenza interna al partito.

Questa rivelazione ha alimentato il dibattito pubblico, tracciando un parallelo sorprendente con l'Italia, dove spesso le leggi vengono approvate o modificate in base a convenienze politiche di breve termine, con conseguenze imprevedibili a lungo andare. L'ipocrisia politica, sembrerebbe, non conosce confini nazionali.

La vicenda Le Pen solleva interrogativi cruciali sulla giustizia francese e sul suo ruolo nella vita politica del paese. Si tratta di una vera e propria lotta politica tra magistratura e potere esecutivo, o di un semplice caso di applicazione della legge? La risposta, al momento, rimane incerta. La Francia, con il suo sistema giudiziario sotto stretta osservazione, sembra riflettere, in questo specifico caso, alcune delle problematiche che da anni affliggono il panorama politico italiano, creando un inquietante effetto "specchio".

L'evoluzione della situazione e le eventuali reazioni politiche saranno certamente seguite con attenzione, sia in Francia che all'estero, confermando l'interesse internazionale per una questione che, in definitiva, va oltre i confini nazionali e mette in discussione il delicato equilibrio tra giustizia e politica.

(02-04-2025 01:00)