**Dazi USA, Meloni frena l'UE: prudenza con la risposta. Roma studia alternative.**

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Dazi USA: Meloni frena Von der Leyen, Roma esplora "sconti bilaterali"
La tensione commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti è palpabile, in seguito all'annuncio di nuovi dazi da parte di Washington. Tuttavia, l'Italia, guidata dal governo Meloni, sembra adottare una linea più cauta rispetto a una reazione immediata e unitaria da parte dell'UE. Fonti governative confermano che, pur auspicando una risposta coordinata a livello europeo, Roma non esclude la possibilità di negoziare "sconti bilaterali" con gli Stati Uniti, cercando di proteggere gli interessi specifici delle imprese italiane.
Il premier Meloni avrebbe espresso, in un recente incontro con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la necessità di valutare attentamente l'impatto dei dazi americani sulle singole economie nazionali, invitando alla prudenza prima di adottare ritorsioni che potrebbero danneggiare ulteriormente il commercio internazionale. "Dobbiamo proteggere il Made in Italy," avrebbe dichiarato, sottolineando l'importanza di non penalizzare settori strategici per l'export italiano.
Sebbene l'obiettivo primario rimanga la preservazione dell'unità europea e una risposta congiunta ai dazi, il governo italiano starebbe elaborando un "piano B". Questo piano prevede un'analisi dettagliata dei settori più colpiti dalle misure americane e la possibilità di avviare negoziati diretti con l'amministrazione statunitense per ottenere esenzioni o riduzioni dei dazi per determinati prodotti. L'ipotesi di "sconti bilaterali" è quindi sul tavolo, vista come una soluzione pragmatica per mitigare i danni economici.
Resta da vedere come si evolverà la situazione e se l'approccio italiano troverà consensi a Bruxelles. La partita commerciale con gli Stati Uniti è appena iniziata e l'Italia sembra intenzionata a giocare un ruolo attivo, cercando di bilanciare gli interessi nazionali con la necessità di una risposta europea coordinata.
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