Bangkok: tra i profughi birmani e le accuse di furto al regime.

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Bangkok: La Diaspora Birmana Lotta contro il Regime dalla Thailandia
Bangkok, Thailandia - Esuli birmani nel cuore di Bangkok si stringono attorno a un mercato improvvisato, un'oasi di speranza e resilienza. Lontano dalla loro patria, martoriata dalla giunta militare, la comunità birmana cerca di sopravvivere e, soprattutto, di aiutare chi è rimasto.
L'impossibilità di rientrare in patria per chi ha lasciato il Paese, per timore di ritorsioni o per aver apertamente criticato il regime, rende la situazione ancora più disperata. "Non possiamo tornare, saremmo arrestati subito," afferma una giovane donna, che preferisce rimanere anonima per proteggere i suoi familiari in Myanmar. "Ma non possiamo nemmeno restare a guardare. Dobbiamo fare qualcosa."
Quel "qualcosa" si traduce in raccolte di fondi, organizzate con il poco che hanno. Vendono cibo tradizionale, artigianato e altri piccoli oggetti. Ogni baht raccolto viene inviato, tramite canali non ufficiali, a organizzazioni che operano clandestinamente in Myanmar per fornire cibo, medicine e supporto alle comunità più vulnerabili.
La fiducia nelle organizzazioni internazionali e negli aiuti governativi è ai minimi termini. "Il regime ruba gli aiuti," denuncia un uomo anziano. "Li usa per corrompere i suoi sostenitori e per finanziare la repressione. Non possiamo fidarci di loro."
La diaspora birmana a Bangkok, pur consapevole dei limiti del proprio impegno, non si arrende. "Raccogliamo donazioni, è poco ma è ciò che abbiamo," conclude la giovane donna. "È un segno che non dimentichiamo il nostro popolo." BR BR La loro lotta silenziosa, ma determinata, continua, con la speranza che un giorno potranno tornare a casa e ricostruire il loro Paese.
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