Pnrr: Fitto frena sulla proroga, ma chiede celerità

Pnrr: Fitto frena sulla proroga, ma chiede celerità

Ue irremovibile: niente proroga Pnrr, scadenze entro agosto 2026

Il Commissario europeo responsabile per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha respinto categoricamente le richieste del Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti di un rinvio delle scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

"Traguardi e obiettivi del Pnrr devono essere raggiunti entro agosto 2026", ha ribadito con fermezza Gentiloni, sottolineando l'importanza di rispettare gli impegni assunti dall'Italia nei confronti dell'Unione Europea. La posizione del Commissario è inequivocabile: nessuna deroga alle scadenze previste, nonostante le difficoltà economiche e le pressioni interne per un allungamento dei tempi.

Anche il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, pur mostrando comprensione per le difficoltà di attuazione, sembra frenare sulle richieste di proroga. “Bisogna fare in fretta”, ha affermato, evidenziando la necessità di accelerare l'implementazione dei progetti e di raggiungere gli obiettivi prefissati. L'accelerazione dei lavori, secondo Fitto, è fondamentale per evitare di perdere preziose risorse e per garantire il pieno utilizzo dei fondi europei destinati all'Italia.

La posizione congiunta di Gentiloni e Fitto mette sotto pressione il Governo italiano, che dovrà ora trovare soluzioni per accelerare l'attuazione del Pnrr senza ricorrere a un rinvio delle scadenze. La sfida è complessa, considerate le numerose criticità riscontrate nell'implementazione del piano. L'Ue, però, appare decisa a mantenere una linea dura, premendo per il rispetto degli impegni presi e per l'utilizzo efficiente delle risorse destinate alla ripresa economica italiana.

La situazione rimane tesa e le prossime settimane saranno cruciali per capire come il Governo italiano intende affrontare questa sfida. Il rispetto delle scadenze del Pnrr è fondamentale non solo per l'accesso ai fondi europei, ma anche per la credibilità dell'Italia all'interno dell'Unione Europea. L'obiettivo, condiviso da Bruxelles e, a parole, anche da Roma, rimane quello di portare a termine i progetti previsti entro la scadenza definitiva.

La pressione dell'Unione Europea è forte e il tempo stringe. Il successo del Pnrr dipende dalla capacità dell'Italia di superare le difficoltà e di accelerare l'attuazione del piano. La sfida è complessa, ma la posta in gioco è troppo alta per permettersi ulteriori ritardi.

(01-04-2025 01:00)