Netanyahu silura il nuovo capo del Shin Bet

Netanyahu revoca la nomina del nuovo capo Shin Bet: scontro istituzionale dopo la rimozione di Bar
Una clamorosa retromarcia del governo israeliano ha segnato la giornata di ieri. Dopo la contestata rimozione di Ronen Bar dall'incarico di consigliere per la sicurezza nazionale, e la conseguente nomina del suo sostituto, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha improvvisamente revocato la nomina del nuovo capo del Shin Bet, l'agenzia di sicurezza interna israeliana. La decisione, annunciata a sorpresa, segue una sentenza della Corte Suprema che ha bloccato la rimozione di Bar, decretando l'illegittimità della procedura.
La vicenda si inserisce in un contesto di forte tensione istituzionale in Israele, con il governo Netanyahu sotto pressione per le sue politiche giudiziarie. La rimozione di Bar, considerato un funzionario esperto e indipendente, era stata interpretata da molti come un tentativo di rafforzare il controllo politico sull'apparato di sicurezza. La decisione della Corte Suprema ha rappresentato un importante contrappeso a questa strategia.
La revoca della nomina del nuovo capo del Shin Bet, a seguito della sentenza, indica una situazione di stallo e accentua le divisioni profonde all'interno del sistema politico israeliano. La scelta di Netanyahu di intervenire in questo modo, dopo la decisione giudiziaria, solleva interrogativi sulla reale volontà del governo di rispettare le sentenze della Corte Suprema e sulle implicazioni per la stabilità istituzionale del Paese. L'episodio evidenzia come la lotta per il potere tra l'esecutivo e il giudiziario stia raggiungendo livelli di conflittualità senza precedenti.
La situazione rimane fluida e sono attese ulteriori sviluppi. L'opposizione ha già definito la vicenda come un grave attacco allo stato di diritto. Osservatori internazionali seguono con apprensione gli eventi, preoccupati per le possibili conseguenze sulla democrazia israeliana e sulla stabilità regionale. La pressione sulla Corte Suprema e sull'intero sistema giudiziario israeliano non accenna a diminuire, e le prossime settimane saranno decisive per capire come si evolverà questa delicata crisi istituzionale.
La decisione di Netanyahu rappresenta un'ulteriore complicazione in un quadro già molto complesso. Il futuro del Shin Bet e, più in generale, l'equilibrio dei poteri in Israele restano incerti. Il dibattito pubblico, già acceso, si prospetta ancora più aspro nei prossimi giorni.
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