Mercati in rialzo: tregua dopo le tensioni sui dazi (1 aprile)

Asia rimbalza, Europa cauta: l'ombra dei dazi di Trump
Mercati in attesa del verdetto di Trump: dopo il tonfo di ieri, causato dall'annuncio di nuovi dazi sulle importazioni cinesi, oggi si registra una tregua. Le Borse asiatiche hanno recuperato terreno, mentre in Europa si assiste a un cauto rialzo, in un clima di grande incertezza in attesa delle decisioni definitive che l'amministrazione americana prenderà domani. L'oro, nel frattempo, ha toccato un nuovo record.
Tokyo ha chiuso in positivo, con il Nikkei che ha guadagnato terreno grazie soprattutto al settore tecnologico. Anche le altre piazze asiatiche hanno mostrato segnali di ripresa, seppur timida, dopo le forti perdite di ieri. L'incertezza rimane però palpabile, con gli investitori che scrutano con attenzione ogni dichiarazione proveniente da Washington.
In Europa, la situazione è più frammentata. Londra, Francoforte e Parigi mostrano un leggero rialzo, ma la volatilità rimane alta. Gli operatori sembrano preferire la cautela, in attesa di capire quali saranno le reali conseguenze delle misure protezionistiche annunciate da Trump. La possibilità di ulteriori escalation commerciali continua a pesare sui mercati.
Il prezzo dell'oro, considerato un bene rifugio in tempi di incertezza, ha toccato un nuovo record storico, superando i 1700 dollari l'oncia. Questo dato sottolinea la preoccupazione degli investitori riguardo alle prospettive economiche globali e alla crescente instabilità geopolitica.
L'attenzione è ora completamente rivolta a Washington. Le decisioni che verranno prese da Trump nelle prossime ore potrebbero avere un impatto significativo sui mercati finanziari globali. Un'escalation ulteriore della guerra commerciale potrebbe innescare nuovi e pesanti cali, mentre un atteggiamento più conciliante potrebbe invece favorire un ritorno alla calma.
Il mini rimbalzo di oggi non deve ingannare: la situazione rimane precaria e i mercati restano estremamente vulnerabili. La volatilità è destinata a rimanere elevata finché non si avrà una maggiore chiarezza sulla posizione dell'amministrazione americana.
Per rimanere aggiornati sull'evolversi della situazione, è possibile consultare siti specializzati in finanza come Bloomberg e Financial Times.
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