Ecco un possibile titolo riformulato: **Falso allarme sicurezza: copertura per lo spionaggio russo?**

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Spionaggio Industriale e Tentativo di Vendita di Immagini Sensibili: Chiesto il Processo per Due Brianzoli
Monza, [Data Odierna] - La Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per due uomini della Brianza accusati di spionaggio industriale e di aver tentato di vendere immagini sensibili, ottenute con pretesti ingannevoli, a presunti agenti al servizio del Cremlino. L'inchiesta, condotta dalla Digos, ha rivelato un piano complesso per carpire informazioni e materiale fotografico da utilizzare presumibilmente per fini di intelligence.BRSecondo le accuse, i due, utilizzando la copertura di una società che offriva sistemi di videosorveglianza innovativi, avrebbero contattato diverse aziende della zona, proponendo l'installazione di telecamere con una tecnologia definita "anti-stupro". In realtà, l'obiettivo sarebbe stato quello di acquisire immagini delle aree produttive e dei sistemi di sicurezza, da rivendere poi a individui che si sarebbero qualificati come emissari russi.BR
La strategia, secondo gli inquirenti, era ben orchestrata e mirava a sfruttare la crescente preoccupazione per la sicurezza delle aziende per ottenere accesso a informazioni riservate. Le indagini sono scattate a seguito di una segnalazione da parte di una delle aziende contattate, insospettita dalle richieste insistenti e dai dettagli poco chiari forniti dai due uomini.BR
Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati computer, telefoni cellulari e documenti che, secondo gli investigatori, proverebbero i contatti con soggetti legati ai servizi segreti russi e la preparazione del materiale da vendere. La Procura contesta ai due brianzoli i reati di spionaggio industriale, accesso abusivo a sistemi informatici e tentata truffa aggravata.BR
La vicenda solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle aziende italiane a operazioni di spionaggio industriale e sull'importanza di una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla sicurezza informatica. Si attende ora la decisione del GUP sull'ammissibilità del processo. Resta da capire, inoltre, se le informazioni raccolte siano effettivamente finite nelle mani di soggetti terzi e quale sia stato il reale danno subito dalle aziende coinvolte.
Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso delle prossime udienze.```
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