Codice della strada: meno incidenti nonostante molte patenti ritirate

Codice della strada: meno incidenti nonostante molte patenti ritirate

Nuovo Codice della Strada: Meno Incidenti, Ma Serve un Approccio Integrato

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore quest'anno, ha portato a un record di patenti ritirate. Tuttavia, l'effetto sulla riduzione degli incidenti stradali risulta essere più moderato del previsto, come dimostrano i dati raccolti a livello nazionale. L'analisi dei risultati evidenzia un dato significativo: i migliori risultati nella diminuzione degli incidenti si osservano nelle città che, oltre all'applicazione del nuovo codice, hanno implementato altre misure di sicurezza stradale, come l'introduzione di zone 30 e l'aumento dei controlli sulle infrazioni.

Questo dato suggerisce che un approccio integrato alla sicurezza stradale sia fondamentale per raggiungere risultati apprezzabili. Non basta, dunque, una semplice stretta sulle norme e sulle sanzioni, ma è necessario un intervento più ampio che coinvolga la riprogettazione degli spazi urbani, la promozione di una maggiore consapevolezza tra gli automobilisti e un'azione incisiva di prevenzione.

Intanto, la norma che introduce sanzioni più severe per l'uso di cannabis alla guida continua a generare dibattito. Il parlamentare Riccardo Magi di +Europa ha espresso forti perplessità, denunciando come questa disposizione possa creare uno stigma che si trasforma in discriminazione. Magi ha sottolineato la necessità di un approccio più equilibrato e meno punitivo, focalizzato sulla sicurezza stradale senza penalizzare ingiustamente determinate categorie di persone.

Il dibattito, dunque, è aperto. Mentre i dati sul numero di patenti ritirate testimoniano l'efficacia del nuovo Codice nel reprimere le infrazioni, l'analisi dei risultati complessivi sulla sicurezza stradale indica la necessità di un approccio più strutturato e integrato. La sola repressione, infatti, non basta a garantire una reale riduzione degli incidenti. Serve un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle forze dell'ordine e dei cittadini per creare un ambiente stradale più sicuro e responsabile per tutti.

L'efficacia delle zone 30, ad esempio, è ampiamente documentata da studi internazionali. La loro implementazione, unita ad altre misure come l'installazione di dissuasori di velocità e la creazione di percorsi ciclabili e pedonali sicuri, contribuisce a rendere le strade più vivibili e a ridurre il rischio di incidenti, specialmente quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti. Un'azione coordinata e multi-livello è quindi la chiave per ottenere miglioramenti significativi nella sicurezza stradale.

(31-03-2025 16:05)