Stellantis, Prysmian e Illy valutano la produzione negli USA per contrastare i dazi.

Stellantis, Prysmian e Illy valutano la produzione negli USA per contrastare i dazi.

Trump attira gli investitori stranieri: "Benvenuti nell'età dell'oro"

Donald Trump, nonostante la sconfitta elettorale, continua ad esercitare una notevole influenza sul panorama economico globale. La sua promessa di un' "età dell'oro" per gli investimenti negli Stati Uniti sembra trovare terreno fertile, soprattutto tra le aziende italiane che, di fronte alle incertezze geopolitiche e all'aumento dei costi energetici, stanno valutando con attenzione la possibilità di delocalizzare parte della loro produzione oltreoceano.

Stellantis, Prysmian e Illy sono solo alcuni esempi di colossi industriali italiani che stanno seriamente prendendo in considerazione questa opzione. La minaccia di dazi elevati sui prodotti importati negli Stati Uniti spinge queste aziende a investire in nuove strutture produttive sul territorio americano, per evitare pesanti penalizzazioni economiche e garantire la competitività sul mercato.

Secondo fonti vicine alle trattative, l'amministrazione Trump, attraverso incentivi fiscali e agevolazioni burocratiche, starebbe facilitando l'arrivo di capitali stranieri. L'obiettivo è quello di rilanciare l'economia americana, creando posti di lavoro e rafforzando la posizione degli Stati Uniti nell'arena globale.

La strategia di Trump sembra basarsi su una combinazione di protezione commerciale e attrazione di investimenti diretti esteri. La delocalizzazione di aziende italiane, in questo scenario, si presenta come un'opportunità per entrambe le parti: gli Stati Uniti guadagnano posti di lavoro e un incremento della produzione interna, mentre le aziende italiane cercano di mitigare i rischi legati alle tensioni commerciali internazionali.

La scelta di investire negli Stati Uniti non è priva di complicazioni. Le aziende italiane dovranno affrontare sfide logistiche, culturali e normative. Tuttavia, la prospettiva di accedere a un mercato interno vasto e dinamico, unita agli incentivi governativi, rende l'operazione appetibile.

Resta da vedere come si evolverà la situazione negli anni a venire. L'amministrazione Biden ha ereditato una situazione complessa, ma sembra intenzionata a proseguire su una linea di apertura agli investimenti stranieri, anche se con approcci e priorità diverse rispetto all'era Trump.

L'ipotesi di un'espansione produttiva negli Stati Uniti da parte di aziende italiane di grande rilevanza come Stellantis, Prysmian e Illy rappresenta un capitolo significativo nei rapporti economici tra Italia e Stati Uniti, sottolineando l'importanza strategica delle scelte di politica commerciale e dei flussi di investimento internazionale nel contesto della globalizzazione.

(01-04-2025 08:51)